Raid vandalico in centro a Cesena nel cuore della notte: caccia a 3 teppisti FOTOGALLERY
Sono partiti dalla zona del Ponte Nuovo. Poi hanno proseguito lungo l’asse di via Cesare Battisti facendo danni tra arredi, scooter, biciclette e monopattini. Si sono portati in zona centro passando anche da via Chiaramonti e via Montalti. Quindi sono risaliti verso corso Sozzi ed infine corso Cavour. Attorno alla mezza tutto era tranquillo due notti fa. Dopo le 3 le devastazioni erano numerose e serie a vari livelli e in tutti i luoghi descritti.
In quell’arco temporale si sono mossi tre vandali, ora ricercati dai carabinieri che sono anche intervenuti nel corso della nottata proprio nel tentativo (finora senza esito) di rintracciarli. Un vandalismo senza senso alcuno (come la quasi totalità degli atti vandalici in genere) quello che hanno assestato i tre: carnagione chiara, presumibilmente attorno ai 20 anni, partendo dalla zona del ponte nuovo e del Caffè Sinatra dove, dopo aver danneggiato qualche suppellettile all’esterno, hanno “ben pensato” di prelevare dai marciapiedi e collocare in mezzo alla strada alcune sedute e alcuni tavoli di plastica, parte dei quali erano anche stati rotti.
Il raid vandalico come detto è poi proseguito in via Cesare Battisti dove a far le spese del passaggio dei tre sono stati in particolar modo grandi vasi di fiori, arredi urbani (anche di metallo), monopattini di quelli ad uso pubblico che erano posteggiati lungo la via, ma anche biciclette e rastrelliere di sosta per le bici stesse.
Nell’area di via Montalti, sul fondo, a ridosso dell’ingresso del Chiostro di San Francesco, hanno anche rovesciato uno scooter, svuotato e buttato a terra tutti i bidoni dell’immondizia di un locale oltre a danneggiarne parte degli altri arredi.
Le telecamere di sicurezza delle zone in cui sono stati fatti i danni mostrano in particolar modo uno dei tre che esegue materialmente gli atti vandalici. Mentre le altre due persone partecipano solo “in parte” e soprattutto si sincerano che il loro amico non si facesse del male mentre rompeva tutto sul suo cammino. Biciclette, ancora arredi e vasi lungo corso Sozzi, per poi chiudere la dannosa galleria degli orrori in corso Cavour, marciando in direzione stazione. Le indagini in corso sono volte all’identificazione e alle future denunce e richieste danni.