Nuova Virtus Cesena, via agli incontri formativi per le famiglie. La società: “Non potevamo rimanere in silenzio”

“Potevamo rimanere in silenzio e dimenticare quanto successo alcuni mesi fa oppure decidere di intraprendere un percorso di formazione volto a creare una sana educazione sportiva tra i nostri associati e non solo”. Così in una nota la Nuova Virtus Cesena, che ieri ha avviato un ciclo di incontri sulla cultura sportiva.
Ieri si è svolta una serata davvero speciale dal titolo “Meglio social o mal accompagnati“ un incontro formativo che ha visto come protagonisti Stefano Armuzzi e Iacopo Casadei, ( autori del libro Anatomia del talento ) due esperti con un vasto bagaglio di esperienza nel mondo delle neuroscienze e della psicologia, pronti a svelare i misteri e le sfumature del talento umano.
Durante la serata, i due relatori hanno sviscerato il concetto di talento sotto molteplici angolazioni, cercando di rispondere alla domanda fondamentale: cos’è veramente il talento e come possiamo coltivarlo, riconoscerlo e supportarlo?
Armuzzi ha spiegato come il talento non sia solo una questione di genetica, ma anche di esperienza, allenamento e motivazione, sfatando il mito del talento innato come unico fattore determinante per il successo.
Casadei ha poi approfondito l’aspetto psicologico del talento, affrontando temi come la resilienza, la mentalità di crescita e la gestione delle emozioni. Sviluppare una “mentalità vincente”, in grado di stimolare il miglioramento continuo e superare le difficoltà, due fattori che sono spesso determinanti quanto la competenza tecnica in qualsiasi campo, scolastico sociale e sportivo.
“La serata - sottolinea la società cesenate - si è rivelata un’opportunità unica per riflettere su come ognuno di noi possa migliorare e sviluppare le proprie potenzialità in modo concreto, su come i genitori debbano essere in grado di supportare i propri figli anche nelle difficoltà, nella frustrazione della sconfitta, nella delusione della panchina e dei no ricevuti, ma anche in quella dei voti negativi ricevuti a scuola. Sostenere a casa, a bordo a campo, sulle tribune attraverso un rinforzo positivo perché quando un genitore insulta gli avversari o gli arbitri sta trasmettendo ai propri figli e figlie l’idea che vincere è più importante del rispetto e della correttezza e del gioco di squadra”. Prossimo appuntamento a fine maggio