No vax a Cesena, non solo il Campus: vandalismi anche al cimitero di Diegaro - VIDEO



Non solo il Campus universitario imbrattato dai no vax. Le forze dell’ordine stanno indagando anche su imbrattamenti avvenuti (in contemporanea?) anche sulle mura del cimitero di Diegaro. Proseguono con impegno gli accertamenti per identificare gli autori del raid vandalico che ha danneggiato e sfregiato il Campus universitario di Cesena, blitz avvenuto nella notte tra il 18 ed il 19 febbraio.
Polizia e carabinieri hanno in mano una serie di video, alcuni dei quali girati dagli stessi no vax e reperibili in rete, del raid universitario. Attorno alle 3 di quella notte almeno due persone si sono mosse per vergare con una bomboletta di spray rosso scritte no vax e negazioniste su una fetta consistente del perimetro universitario. I lavori di cancellazione del danno sono iniziati ma proseguono a rilento a causa della tenacità delle vernici utilizzate e del meteo inclemente che non permette alla ditta specializzata chiamata ad agire di lavorare con maggiore continuità.
Oltre alla analisi delle immagini delle telecamere di sicurezza del Campus, gli investigatori stanno lavorando anche su un secondo episodio avvenuto probabilmente con analoga tempistica, e che ha riguardato le mura esterne del cimitero di Diegaro. Qui molte delle scritte sono ugualmente deliranti al pari di quelle apparse all’università. Ed all’apparenza scritte con la stessa bomboletta di vernice e con una grafia molto simile.
Al corollario di deliri sui vaccini, sulla C02 ed attacco al modello delle smart city, qui però sono sommati insulti di caratura “nazistoide” mirati ad un ampio arco costituzionale della politica. Si è puntato al ministro dell’Università e della ricerca Anna Maria Bernini, tanto quanto all’euro parlamentare ed ex presidente della regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, all’attuale governatore emiliano romagnolo Michele De Pascale piuttosto che al presidente della provincia e sindaco di Cesena Enzo Lattuca.
Le scritte sul cimitero di Diegaro vergate sulle mura lisce e non di “mattone a vista” come quelle dell’ateneo, sono già state completamente cancellate: essendo bastata una mano di vernice sopra per renderle invisibili al passaggio di chi si reca in visita ai propri cari estinti piuttosto di coloro che transitano in auto sulla vicina via Emilia.