Dal Brasile alle colline del Cesenate. "La Couve Manteiga va a ruba"

Il gusto
«Se la assaggi, te ne innamori - spiega Evangelisti - così come è capitato a me dopo un viaggio nel Paese sudamericano. Là viene coltivata in grandi estensioni ed è uno degli ingredienti base della feijoada. Può essere consumata in vari modi, ma quello che io preferisco è in insalata, tagliata finemente, e condita con olio, sale, limone».
Il pubblico
Evangelisti nelle scorse settimane ha portato alcuni mazzi di Manteiga al Mercato all’ingrosso di Cesena e sono andati a ruba. La curiosità è tanta e la pianta pare adattarsi molto bene all’ambiente cesenate.
«Questa varietà è particolarmente adatta per il consumo a crudo, ma ne coltivo anche una più adatta per la cottura. La Couve Manteiga ha particolari caratteristiche nutrizionali: fornisce vitamina E, antiossidanti così da contribuire alla diminuzione dei radicali liberi. Contiene anche minerali come fosforo, calcio e magnesio e alcuni studi indicano che il consumo di questa verdura, così come di altre a foglia larga e verde, contribuisce a mantenere giovane il cervello. Non solo: Couve Manteiga è un ottimo detossificante e se ne possono ottenere infusi ed estratti».
La pianta
Dal punto di vista agronomico la pianta si è adattata bene all’ambiente cesenate. Evangelisti ha cominciato a raccogliere le prime foglie nel mese di giugno. E’ una crucifera, come cavoli e broccoli, e per coltivarla servono alcune accortezze. La concimazione, meglio se organica, va effettuata un paio di volte l’anno. L’irrigazione è indispensabile per ottenere una pianta rigogliosa e con elevata qualità delle foglie.
«Come ogni crucifera - continua l’agronomo-agricoltore - soffre alcuni parassiti. Ad esempio, io combatto le larve di cavolaia con un metodo biologico, cioè usando il Bacillus Thuringensis, e riesco a contrastare senza problemi l’insetto».
L’azienda
Evangelisti, con il padre, ha il posteggio presso il Mercato all’ingrosso di Cesena e qui vendono i propri prodotti. Ha creato una pagina facebook con il nome romagnolo della casata: Casa Saraca. L’azienda agricola produce molto altro. In questo periodo l’articolo più presente sono i cachi che gli Evangelisti raccolgono dal proprio impianto e maturano in modo da metterlo a disposizione dei grossisti o dei consumatori al giusto grado di maturazione.
«Siamo anche produttori di vino - conclude Evangelisti - soprattutto sangiovese e trebbiano. Non usiamo bisolfiti e cerchiamo di rimanere legati alla tradizione, con metodi di vinificazione molto simili a quelli che facevano i nostri nonni. Ma con tutti gli accorgimenti e le conoscenze moderne derivanti da anni di studi».