La storia del calcio cesenate: Torre del Moro e San Vittore festeggiano insieme il cinquantesimo
Due società centrali del panorama calcistico cesenate e romagnolo festeggiano l’anniversario dei 50 anni dalla loro nascita: si tratta del Torre del Moro e del San Vittore. Per celebrare il traguardo, giovedì 1° agosto al campo parrocchiale di San Vittore si terrà una serata celebrativa a cui prenderanno parte le tantissime persone che fanno parte di questo progetto partito mezzo secolo fa, nel 1974. Una serata che farà anche da preludio alla celeberrima Festa dello Sport (il via venerdì 2) che da anni vede impegnati tutti gli abitanti del paese nell’aiuto e nell’organizzazione.
La serata di giovedì prenderà il via alle 19 con l’apertura dello stand gastronomico, per poi proseguire con uno spettacolo circense di Humberto Rios. In seguito, spazio all’emozionante celebrazione della storia delle due società, con la partecipazione speciale di Lorenzo Minotti; in chiusura, l’attore teatrale Francesco Gobbi reciterà un monologo sulla storia delle due squadre.
Il presidente del Torre del Moro, Paolo Baiardi, ha raccontato gli albori della società, nata nel 1974 sul campo della parrocchia di Torre del Moro di Don Sergio: «L’idea è nata per offrire un punto di ritrovo ai ragazzi che frequentavano il quartiere ma che, non avendo a disposizione un campo, erano costretti a giocare in mezzo alla strada», ricorda Baiardi.
Oggi sono 400 i giovani tesserati per la realtà di Torre del Moro, allenati da quasi 40 istruttori; la società offre ben quattro impianti sportivi per svolgere allenamenti e partite: «Il nostro polo principale è a Case Gentili, ma abbiamo campi anche a Tipano, Villarco e appunto San Vittore», conclude Baiardi.
Anche per quanto riguarda il San Vittore la data di nascita risale al 1974, con la costruzione del Centro Sportivo che inizialmente comprendeva, oltre agli impianti presenti tutt’oggi (la sede, gli spogliatoi e i campi da calcio), anche dei campi da bocce e da tennis, uno sport che negli anni 70 era molto in voga e ora si sta riproponendo ai massimi livelli. «L’idea dell’epoca - spiega il vice presidente Mauro Taioli- era quella di creare una vera e propria polisportiva che potesse rappresentare un punto di incontro per tutto il paese. Un paese che con i suoi abitanti ha avuto e ha tuttora una incredibile energia sia per la costruzione, sia per il mantenimento del centro sportivo».
Nel 2009 le due società hanno deciso di fondersi, dando vita al Torresavio, che ad oggi rappresenta una delle realtà più floride del panorama calcistico cesenate a livello giovanile, mentre a livello senior il Torresavio milita in Terza categoria e il San Vittore è iscritto alla Prima categoria. «Lo scopo della fusione - spiega Baiardi - fu quello di allargare il bacino di utenza dei ragazzi cesenati, che in questo modo sono stati messi nelle condizioni di poter seguire un percorso formativo completo, sia dal punto di vista calcistico, che soprattutto dal punto di vista umano; a proposito di questo concetto da settembre introdurremo un progetto pilota che consiste nel divieto di utilizzo dei cellulari, dal momento che i ragazzi entreranno nel Centro Sportivo, fino all’uscita dal cancello. Questo progetto sperimentale ha il fine di aiutare gli atleti nella creazione del gruppo squadra, e di evitare l’uso di dispositivi elettronici in un contesto, come quello del campo da calcio, in cui non sono necessari», conclude Baiardi.
Taioli dal canto suo rilancia: «Il nostro principale obiettivo è quello di trasmettere ai ragazzi la forza dello sport, che è la seconda agenzia educativa dopo la scuola. Tramite lo sport si comprendono appieno i valori di gruppo e si impara a lavorare in squadra, accantonando il concetto di io favorendo il noi».
Giovedì 1° agosto sarà dunque una serata dedicata alle tappe fondamentali del percorso del Torre del Moro e del San Vittore tramite gli ospiti e soprattutto nel ricordo dell’impegno di centinaia di appassionati che hanno dedicato moltissimo tempo alla creazione di questo progetto portato avanti da mezzo secolo.