Incendio in carcere: gravissimo per le ustioni un 24enne di Cesena
La cella dove era detenuto all’improvviso è andata a fuoco. Un incendio sulle cui origini e cause sono in corso indagini. Unica certezza per ora è che Y.K., origini marocchine ma da sempre residente a Cesena, per le ferite riportate nel rogo è ricoverato in gravissime condizioni, intubato ed in prognosi riservata, con i medici che ad ora non possono sbilanciarsi sulle sue possibilità di sopravvivenza.
Il rogo risale a due pomeriggi fa nel carcere Sant’Anna di Modena. Una struttura che nel 2020 era stata protagonista di una rivolta dei detenuti finita nel sangue. Detenuti che lamentavano le condizioni precarie in cui scontano la pena. La settimana scorsa, un 49enne, in carcere per il terribile omicidio della moglie, si è tolto la vita inalando il gas di una bomboletta usata per scaldare cibo e bevande in cella. Stessa “sorte” toccata nei giorni precedenti e con le stesse modalità ad altri due detenuti del penitenziario modenese.
I questo caso le ipotesi di un tentativo “di rivolta” del cesenate in cella con un unico compagno di detenzione 24enne appaiono poco plausibili. Ancor meno, agli occhi dei parenti, che i due abbiano tentato di suicidarsi. Sta di fatto però che in qualche maniera l’incendio è scattato all’improvviso nella loro cella due pomeriggi fa. Ed il 24 enne, che normalmente vive sulle colline del cesenate nella zona tra Borello e Mercato Saraceno, è rimasto ustionato in maniera serissima ed ora lotta per la vita nel Centro Ustioni dell’ospedale Maggiore di Parma.
Sul momento erano stati ricoverati d’urgenza in ospedale a Modena anche il suo compagno di cella e 9 guardie carcerarie, intervenute queste ultime per i soccorsi e per carcere di domare il rogo. Tutti avevano riportato danni da inalazione da fumo. E tutti sono stati dimessi dal nosocomio modenese dove erano ricoverati o si trovavano semplicemente sotto osservazione, senza aver riportato gravi danni nell’accaduto.
Y.K. in passato, era comparso sulle cronache del cesenate per micro furti e reati legati al consumo ed allo spaccio di stupefacenti. Doveva scontare 2 anni e 6 mesi di una condanna definitiva. Era stato in cella prima a Forlì e poi a Ferrara. Di appena un mese fa il trasferimento al carcere di Modena dove la sua pena sarebbe terminata a luglio 2027.
«I suoi genitori sono sconvolti per l’accaduto - spiega l’avvocato Gianluca Betti che li tutela e che è stato nominato a difesa del 24enne cesenate ferito - Non hanno alcun conto di cosa possa essere successo, Escludono possa aver tentato di uccidersi ma di fatto sanno soltanto che ha gravi ustioni in più punti del corpo. E che è in prognosi riservata in ospedale senza che nemmeno possano andarlo a trovare. Visto che si tratta di un detenuto».
Aspettando gli esiti delle investigazioni in corso, nelle prossime ore verrà depositata una richiesta al giudice affinché i genitori del 24enne possano almeno andare ad assisterlo nella degenza ospedaliera in corso.