“Il capo del mercato ortofrutticolo deve dimettersi”: l’affondo di Cambiamo, Cesena siamo noi e Italia viva dopo la lite sui social

Una lite sui social culminata in una richiesta di dimissioni dell’amministratore unico del mercato ortofrutticolo Alessandro Giunchi. E’ la richiesta di Cambiamo, Cesena siamo noi e Italia viva: “Sappiamo tutti che in campagna elettorale le schermaglie politiche, gli sfottò e le risse social sono all’ordine del giorno - si legge in una nota - conosciamo l’arena e dunque non ci scandalizziamo. Ma ci sono dei limiti che, per ragioni etiche, non possono essere mai superati. Ora, che un rappresentante di un ente partecipato del Comune di Cesena si prenda la libertà di sferrare un attacco politico frontale ad un candidato sindaco é, già di per sé, piuttosto discutibile. Ma che lo faccia utilizzando l’account social dell’ente che presiede é di una gravità francamente inaccettabile.
Giova ricordare che Alessandro Giunchi é amministratore unico del mercato ortofrutticolo di Cesena per nomina politica. Dunque non occupa quella carica perché ha vinto un concorso pubblico. Ma il mercato ortofrutticolo di Cesena non appartiene ad una sola fazione politica. E’ un patrimonio della città e, come tale, non può diventare l’avamposto in cui fare politica attiva né tantomeno per lanciare strali, perlopiù beceri e pretestuosi, contro gli avversari elettorali. Non é banalmente una questione di forma, ma di etica e di rispetto dei principi democratici.
E’ come se il sindaco Lattuca utilizzasse l’account ufficiale del Comune di Cesena per fare campagna elettorale. Se, fino ad oggi, non l’ha mai fatto é perché anche lui lo ritiene, evidentemente, un gesto scorretto, inappropriato e totalmente fuori dagli schemi della lealtà istituzionale. Ed é di questo oggi che stiamo parlando. Alessandro Giunchi non é nuovo all’uso scriteriato dei social. Già nel recente passato si era distinto per la trivialità di alcuni commenti che, in molti casi, aveva poi opportunamente cancellato con tanto di scuse. Ma qui la situazione é diversa perché l’utilizzo improprio di account pubblici per fare proselitismi elettorali é un abuso che, in una paese civile, non può restare impunito.
Per questa ragione, la coalizione che sostiene Giangrandi Sindaco - formata da Cesena Siamo Noi, Cambiamo e Italia Viva - chiede le immediate dimissioni di Alessandro Giunchi dal suo ruolo di amministratore unico del mercato ortofrutticolo di Cesena. E le chiede al sindaco Lattuca che per quel ruolo l’ha scelto.
Far finta di nulla o comunque lasciare impunito questo gesto creerebbe a Cesena un pericoloso precedente come se, d’ora in poi, ogni dipendente dell’amministrazione pubblica e delle sue partecipate potesse impunemente utilizzare gli strumenti ufficiali dell’ente per fini elettorali e per le sue battaglie personali. Sarebbe una deriva pericolosa perché in contrasto con la definizione giuridica di Comune che, giova ricordarlo, é quell’ente autonomo che rappresenta tutta la sua comunità (non una parte). Dunque, se Lattuca manterrà Giunchi al suo posto dovrà assumersene la responsabilità etica e comunicare ai cittadini che, da oggi, le regole in questo Comune sono cambiate.
Infine, una considerazione. Visto l’andamento del mercato ortofrutticolo di Cesena, anziché perdere tempo con le provocazioni social, Alessandro Giunchi avrebbe tante altre questioni, molto più importanti, a cui pensare. Da quello che é emerso anche in questi ultimi giorni infatti - e sono dati non opinioni - le presenze al mercato ortofrutticolo sono in picchiata, gli agricoltori diminuiscono di giorno in giorno e le trattative di compra-vendita continuano inesorabilmente a scendere. Ma se la gestione di realtà cosi complesse ed articolate può avere qualche attenuante, di certo l’esproprio di strumenti pubblici per fini personali non può essere tollerato. Pertanto, sollevarlo dal suo incarico resta, secondo noi, l’unica risposta possibile”.