Gli autori del bancarella a Cesena: “Una delle migliori edizioni”

Cesena

«Una delle migliori edizioni di sempre». Così Maria Luisa Pieri racconta la serata di venerdì al Chiostro San Francesco con i finalisti del Premio Bancarella. È un appuntamento ormai consueto delle estati cesenati quello con i finalisti del premio letterario di Pontremoli. Lo ideò 22 anni fa Pieri, che in città i più conoscono semplicemente come “la Gigia”, e che continua ancora ad oggi a organizzare per conto di Confesercenti, nonostante ormai sia in pensione. «Ho messo insieme una squadra di volontari di ex dipendenti della Confesercenti», racconta.

Gli scorsi l’incontro con gli autori arrivava a conclusione del premio Bancarelle nelle scuole, non è stato così quest’anno ma l’affetto dei cesenati per questo appuntamento non è venuto meno e venerdì sera al Chiostro c’era quasi 300 persone.

Quest’anno, infatti, la sestina finalista è arrivata il 9 maggio, troppo tardi per le scuole che di solito venivano coinvolte in un concorso letterario rivolto agli studenti che premia le loro migliori recensioni dei libri finalisti. È un concorso a cui ogni anno partecipavano tantissime classi e centinaia di studenti e che lo spostamento della presentazione della sestina sempre più avanti nel calendario ha messo in grande difficoltà già da qualche anno, fino all’edizione di quest’anno quando è stato necessario rinunciare. Alla rappresentante della fondazione Bancarella venerdì sera si è rivolto il sindaco Enzo Lattuca, sottolineando l’importanza del concorso e del lavoro che attraverso quell’appuntamento si fa per formare nuovi lettori.

«È stata una edizione molto al femminile - racconta Pieri - non solo perché le autrici erano più degli scrittori, ma anche perché la sestina di quest’anno è piena di protagoniste femminili, in diversi romanzi si parla delle donne con grande verità, raccontando quello che hanno dovuto subire e le prevaricazioni del patriarcato».

Sul palco sono saliti Aurora Tamigio, autrice de “Il cognome delle donne”, Diana e Diego Lama che con lo pseudonimo Valeria Galante firmano “La casa delle Sirene”, Marilù Oliva con la sua “L’iliade cantata dalle Dee”, Franco Faggiani, autore del libro “L’inventario delle nuvole”, Daniele Pasquini, autore di “Selvaggio ovest” e Emanuela Anechoum con il suo “Tangerin”. A Pieri il compito di introdurre di volta in volta le opere finaliste, a Elide Giordani il compito di intervistare gli autori. «Gli autori sono stati tutti bravissimi: spigliati, capaci di catturare l’attenzione del pubblico», riferisce Pieri.

Nel corso della serata è stato anche consegnato a un emozionatissimo Claudio Cavalli per il suo libro “Ragnatele” il premio “Cesena e le sue pagine”, premio voluto dal Credito cooperativo romagnolo che con Formula Servizi è anche sponsor dell’iniziativa.

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