Gli alunni della scuola di San Carlo sono diventati cuochi in classe

Impasti di sapori presso la Scuola Primaria “G. Montalti” di San Carlo.
Maria Montessori spiegava che il bambino che ha la libertà e l’opportunità di manipolare e usare la mano in modo logico, con risultati e utilizzando elementi reali, sviluppa una forte personalità.
È stato il presupposto dell’esperienza di cucina fatta a scuola con i bambini delle 5 classi elementari di S.Carlo nei giorni scorsi.
«Abbiamo scelto come “ scena didattica” la cucina laddove nell’unione di arte e scienza, matematica e poesia, i bambini, magistralmente coordinati dallo chef Tomas Marfella ed il suo staff , Alice e Viola , hanno realizzato un menù completo dal primo piatto al dolce» spiegano dalla dirigenza scolastica.
Cucinare rappresenta uno dei momenti magici dell’infanzia: perle di memoria sono i momenti passati con la mamma o la nonna a chiudere i cappelletti o a fare la piadina anche se ne uscivano strane forme tutte da interpretare.
Cucinare a casa o a scuola è molto più di un gioco in cui si pasticcia con gli ingredienti: è condivisione e disciplina, rigore e stupore, sapore e sapere.
I benefici sono innumerevoli: «Abbiamo già indicato le connessioni disciplinari che come scuola dobbiamo tenere in debita considerazione ma ancora più abbiamo potuto verificare come cucinare insieme porti con se’ il valore dei gesti di cura di cui ciascuno ha bi-sogno. Così mentre la scuola si riempiva di profumi buoni ed invitanti, sui taglierini dei bambini si formavano piadine e strozzapreti, crescioncini e biscotti... Insieme a tante competenze sociali ed emozionali che non sono sfuggite agli occhi degli adulti presenti».