Dilaniato dagli ingranaggi della betoniera: operaio 56enne di Cesena muore sul lavoro

Cesena
  • 10 ottobre 2023

Ancora una vittima del lavoro. È la seconda in appena 24 ore dopo l’incidente mortale accaduto in un ingrosso agricolo di Gambettola. Martedì pomeriggio invece la morte si è materializzata a un operaio mentre erano in corso le operazioni di pulizia di una betoniera, nel grande piazzale della ditta Bissioni che si trova in via San Crispino nella porzione di città appena fuori dalla Secante che collega Case Scuola Vecchia e Borgo Pievesestina.

Lavoro a chiamata

L’azienda edile in cui si è verificato è dotata di un maxi piazzale dove vengono sistemati materiale e macchinari appena utilizzati nei cantieri o che saranno usati nei giorni successivi.

Simion Panco, 56 anni, cesenate di origini moldave, da tutti conosciuto come “Simone”, era stato chiamato al lavoro soltanto per la giornata di ieri. Non è un dipendente fisso della Bissioni ma, dai primi accertamenti ancora in via di ufficializzazione, svolge quasi sempre le sue mansioni da operaio edile “a chiamata”. E quando è avvenuto l’incidente che lo ha ucciso non mancava neppure molto alla fine della giornata di lavoro.

Pulire la betoniera

Serviva ripulire un camion betoniera. La maxi cisterna rotante, di forma ovale, quando è in funzione muove quintali di calcestruzzo e di cemento. Che poi vengono riversati nei luoghi in cui serve “colarlo”. Quando è vuota i residui si cementificano alle pareti; e per mantenerla in corretta funzione serve ripulire l’interno. Le betoniere, a ridosso della cabina di guida, sono dotate di una sportellatura che serve proprio per le operazioni di pulizia.

Tagliato dagli ingranaggi

L’operaio 56enne, con una procedura che probabilmente aveva fatto decine e decine di altre volte nella sua vita, si è dotato di un martello pneumatico. Serve sporgersi a mezzo busto all’interno della betoniera passando dall’apposito pertugio. Per poi, col martello pneumatico, scrostare di volta in volta il cemento dalle parenti interne.

Una procedura che non prevede che la cisterna della betoniera si muova. Ma qualcosa, ieri poco dopo le 16, è andato storto. Complice l’inerzia delle vibrazioni causate dal martello pneumatico, la betoniera ha iniziato a girare; e lo ha fatto sufficientemente perché gli ingranaggi che servono a mischiare il calcestruzzo colpissero e trascinassero all’interno l’operaio che stava lavorando.

L’uomo è stato dilaniato a busto e ventre dagli ingranaggi. E quando alla Bissioni qualcuno si è accorto di ciò che era appena successo, è stato chiamato subito il 118.

Indagini

Inutili i soccorsi prestati a gran velocità da ambulanza ed automedicalizzata. Le ferite riportate dal 56enne erano tali da non permettere neppure particolari tentativi rianimatori. La dinamica da film horror dell’accaduto non gli ha lasciato il minimo scampo.

Sul posto per le indagini di rito si sono portati i carabinieri della Compagnia di Cesena per mettere a disposizione della pm Federica Messina la ricostruzione il più dettagliata possibile dell’accaduto per le indagini necessarie in casi simili. Attorno alle 20,30 la salma è stata poi rimossa e trasferita all’obitorio del Bufalini. A disposizione degli inquirenti per eventuali accertamenti d’inchiesta necessari che verranno svolti nei prossimi giorni.

I sindacati: “Impotenti di fronte a una strage”

Così il mondo sindacale in una nota: “Le Organizzazioni Sindacali di categoria Filcams Cgil Forlì Cesena, Fisascat Cisl Romagna e Uiltucs Uil Cesena appresa la notizia del terribile infortunio mortale avvenuto nel pomeriggio di ieri presso l’azienda F.lli Bissioni di Cesena dove ha tragicamente perso la vita un lavoratore di 56 anni che prestava servizi con condizioni contrattuali dubbie e ancora da chiarire; stigmatizzano il continuo stillicidio di lavoratori che muoiono mentre invece dovrebbero poter “vivere” del proprio lavoro. Tengono ad evidenziare quanto la formazione sulla salute e sicurezza dei lavoratori sia un tema centrale a cui le imprese non possono sottrarsi, anche in riferimento al richiamo del Presidente della Repubblica Mattarella avvenuto nei giorni scorsi in occasione della giornata nazionale delle vittime sul lavoro”.

“In questo momento al sentimento di cordoglio si unisce la rabbia” - commentano i Segretari Generali di CGIL CISL UIL della Provincia di Forlì Cesena - ci sentiamo impotenti rispetto alla strage in atto. Rivendichiamo risposte da tutte le Istituzioni, la strage va fermata. Bene in questo senso che si istituisca immediatamente il Tavolo Provinciale per la Salute e la Sicurezza presso la Provincia di Forlì Cesena, abbiamo necessità di maggior coordinamento tra gli enti, maggiore formazione, controlli e coinvolgimento e sicuramente questo tavolo potrà essere un utile strumento. Risposte le chiediamo anche al Governo perché assuma come prioritarie le proposte chiare e decise che le nostre organizzazioni hanno presentato già da tempo e sui cui ancora attendiamo risposte”

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