Comunità energetiche a Cesena pronte a partire ed “a unire” centro e periferia
Due anni fa si illustrarono i principi etici di una comunità energetica rinnovabile; l’anno scorso si è aggiunta la volontà di farne parte, ancora limitata dalla mancanza di decreti; questa volta si può davvero partire poiché sono arrivati i contributi.
Della concreta possibilità di entrare a fare parte di una comunità energetica, la parrocchia di San Bartolo torna a discuterne domani, alle 20:45 in oratorio. Nella settimana della festa comunitaria, il parroco Don Agostino Galassi promuove un nuovo incontro sulle “Comunità energetiche” alla presenza di Marco Castagnoli, direttore dell’Ufficio diocesano per i problemi sociali e il lavoro; intervengono inoltre il faentino Andrea Pazzi, direttore generale di Confcooperative Romagna che illustra le caratteristiche, anche giuridiche, di una cooperativa, e il ragioniere Costaldo Natali, figura di riferimento della neonata comunità energetica di San Vittore “Cer, insieme con energia”, capofila del progetto, e fra le prime comunità energetiche in città, a cui San Bartolo vorrebbe unirsi.
La forma giuridica scelta dai fondatori della nascente “Cer, Insieme con energia” è la cooperativa (ma esistono più forme associative), costituita con tre soggetti: la parrocchia di San Vittore, il Campo sportivo, la cooperativa Amicizia cinema Victor. «Stiamo costruendo una comunità energetica mista - fa sapere Natali - oltre al nucleo principale sono pronti a entrare altri 27 soci della zona, per una trentina di nominativi. Ad essi possono aggiungersi altri soggetti, come è appunto la parrocchia di San Bartolo che si è detta interessata. Al momento siamo alle prese con preventivi per pannelli possibili da installare, più o meno da cento chilowatt all’anno, necessari per soddisfare le nostre necessità e quelle di coloro che entreranno».
Il risparmio energetico di chi fa parte di una comunità energetica mista è ovviamente inferiore a quello di chi investe su pannelli fotovoltaici propri, per il proprio autoconsumo. Il vantaggio di aderire alla suddetta comunità mista è di non dovere investire di tasca propria per pannelli fotovoltaici, ma di contribuire alle sole spese di ingresso, e comunque di ottenere un piccolo risparmio sulla bolletta elettrica: «Il contributo statale, previsto per vent’anni, per la nostra zona è all’incirca di 120, 130 euro per megawatt (ma il prezzo non è stabile, si modifica nell’arco di una giornata a seconda delle ore diurne e serali). Il risparmio in fattura dovrebbe equivalere alla somma di un paio di bollette all’anno. Il fine principale della cooperativa non è comunque il guadagno, quanto una gestione comune di qualcosa di utile a una comunità. Gli utili possono essere distribuiti anche a coloro che faticano a pagare la bolletta, oltre ad avere un vantaggio concreto per preservare l’ambiente in cui viviamo».
I costi per i nuovi soci di “Insieme con energia” ammonterebbero dunque a una piccola quota di adesione e di spese per la costituzione della cooperativa.
Domani se ne saprà di più. Ingresso libero.