Commercio al dettaglio in crisi ma con due eccezioni

Cesena
  • 26 aprile 2025

Il commercio, importante settore per l’economia provinciale, è ancora impegnato in una fase di profonda trasformazione, in un contesto economico complesso e incerto.

In provincia di Forlì-Cesena, i dati aggregati a fine anno della Camera di Commercio, mostrano 7.294 imprese attive del settore “Commercio” che rappresentano il 20,6% del totale in zona. La numerosità in 12 mesi risulta ancora in diminuzione (-1,6%) anche se in maniera meno accentuata rispetto a quella regionale (-2,2%) e nazionale (-2,7%).

Nel corso del 2024 in provincia sono state registrate 296 iscrizioni a fronte di 511 cessazioni (non d’ufficio), per un saldo negativo di 215 unità.

Al dettaglio

Le imprese operanti nel commercio al dettaglio rappresentano quasi la metà del settore (48,9%) e rispetto all’anno precedente sono diminuite del 2,4% (‑2,6% in regione e ‑3,5% in Italia). In particolare, con riferimento alle principali tipologie di negozi specializzati (incidenza del 63,7% sul commercio al dettaglio e variazione del ‑3,9%), rispetto a 12 mesi prima si assiste, in ordine di importanza, a una diminuzione della maggior parte di queste: ‑5% i negozi di abbigliamento, ‑2,4% le tabaccherie, ‑1,4% le ferramenta, ‑8,2% le edicole, ‑2,3% i negozi di mobili, ‑3,6% le macellerie, ‑2,4% quelli di frutta e verdura, ‑2,4% le profumerie ed erboristerie, ‑7,4% i negozi di calzature, ‑7,6% i fiorai-negozi per animali, ‑9% i distributori, ‑1,7% quelli di articoli sportivi, ‑3,6% le pescherie, ‑4,8% i negozi di prodotti per la telefonia, ‑11,1% le sanitarie e ‑9,1% quelli di bevande.

Aumentano solo le farmacie (+2,8%) e le librerie (+3,2%). Tra i negozi non specializzati, risultano stabili quelli che commercializzano in prevalenza prodotti alimentari (supermercati), che rappresentano il 6,9% del commercio al dettaglio, mentre aumentano (+7,9%) quelli non alimentari (grandi magazzini ed empori) che però hanno un’incidenza minore (2,3%). Le imprese attive del commercio al dettaglio ambulante (incidenza del 17,7% sul commercio al dettaglio) sono diminuite del 3,2% (‑4,9% a livello regionale e ‑6,1% in Italia). Infine, in provincia aumentano del 5,9% (in regione del +3,9% e in Italia del +6,1%) le imprese che svolgono e-commerce (sono il 7,5% del commercio al dettaglio).

Ingrosso

Le imprese attive nel commercio all’ingrosso (38,5% del totale Commercio) registrano una diminuzione del 2,2%, migliore delle variazioni negative registrate in Emilia-Romagna (2,5%) e in Italia (2,4%).

Infine, le imprese del commercio e riparazione di veicoli, che costituiscono il 12,6% del totale del settore in provincia, rilevano un aumento (+3,8%) in controtendenza con l’andamento negativo nazionale (-0,3%) e la quasi stabilità regionale (+0,2%).

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