Cinghiali nel parco della parrocchia: per l’abbattimento a Cesena, esposto contro la Polizia provinciale

Cinghiali a ridosso delle case e della parrocchia di Santo Stefano. Un esposto alla Procura contro la Polizia provinciale “per aver abbattuto un esemplare” viene proposto da un’associazione animalista laziale, che si è presa in carico la vicenda avvenuta nei primi giorni di gennaio a Cesena. Molti ricorderanno i fatti raccontati dal Corriere Romagna in quei giorni, soprattutto tra chi li ha vissuti in prima persona in qualità di residente della zona della chiesa di Santo Stefano, nel quartiere Fiorenzuola, o come frequentatore abituale dell’adiacente circolo Acli.
Una donna che stava camminando con il suo cane all’interno del parco adiacente la parrocchia si era trovata di fronte a tre esemplari di cinghiali, in una porzione di città e di area residenziale dove non dovrebbero proprio esserci o dove quanto meno, comunque, non si erano mai visti in passato. Spaventata si era allontanata velocemente lanciando l’allarme e i tre cinghiali, con un’operazione di chiusura delle recinzioni e l’intervento dei vigili del fuoco, parevano essere stati “ingabbiati” per permetterne il recupero, all’interno di una porzione di verde adiacente sia agli orti per anziani che ai campi da calcio che affiancano la chiesa di Santo Stefano.
Il giorno dopo scattò l’operazione di recupero dei cinghiali. Per la quale si prodigarono gli uomini della Polizia provinciale, competenti normalmente per la fauna selvatica, ma che solitamente non sono chiamati ad agire in aree così a ridosso dei giochi dei bimbi e delle frequentazioni da parte di tanti residenti o di quelle dei più giovani che costantemente occupano gli spazi interni e i parchi della parrocchia cesenate. Due cinghiali, non si sa se arrivati in pianura dalle colline di Rio Marano e dopo aver attraversato la via Emilia, finirono per scappare imboccando le vicine rotaie della ferrovia. Uno invece venne abbattuto dagli agenti provinciali.

«L’associazione Earth Odv ha dato mandato ai propri avvocati per presentare denuncia in seguito all’abbattimento ingiustificato di un cinghiale avvenuto il 7 gennaio 2025 in zona Fiorenzuola, a Cesena» è l’incipit della nota dell’associazione animalista romana, pubblicata anche sulle sue pagine social. «Dopo aver presentato un’istanza di accesso agli atti per conoscere le motivazioni dell’intervento, l’associazione ha ricevuto dagli organi competenti la risposta che non era stata condotta alcuna istruttoria, in quanto il cinghiale classificato come “fauna nociva” poteva essere abbattuto . Tale giustificazione per noi è inaccettabile. Secondo quanto appreso, il giorno dell’intervento di una pattuglia della Polizia Provinciale, i tre cinghiali avvistati il giorno prima dai residenti erano richiusi all’interno di un parco. Due degli animali sono riusciti a fuggire, mentre il terzo è stato abbattuto nonostante si trovasse in una zona delimitata e non costituisse un pericolo imminente per la popolazione. Il cinghiale poteva essere semplicemente reindirizzato verso l’area di campagna da cui proveniva, come accaduto per gli altri esemplari. Uccidere un animale senza una motivazione valida è un reato penale - chiosa l’associazione - e come Earth Odv proseguiremo in questa battaglia legale per ribadire che la vita degli animali non può essere calpestata impunemente e che le istituzioni devono operare nel pieno rispetto della legge e della tutela della fauna selvatica».