Cesenatico, raccolta firme contro l’autovelox sull’Adriatica: “Troppe multe perché è in discesa, spostatelo”

Cesena

Continua a dividere l’autovelox installato mesi fa lungo la Strada statale 16 Adriatica. È stato piazzato in un tratto in discesa da un cavalcavia dove c’è il limite di velocità di 50 km/h, con l’intento di dire basta ai numerosi incidenti, anche mortali, che si sono verificati in zona nel corso degli anni. Ma il punto in cui è stato collocato è stato da subito oggetto di diatribe e si sono formati due fronti opposti: uno è formato da chi lo apprezza, mentre altri vorrebbero spostarlo in un’altra posizione oppure alzare l’attuale limite di velocità consentita, perché sostengono che un’auto in discesa supera quasi inevitabilmente i 50 km/h.

Questi ultimi hanno ora promosso una raccolta firme per contestare quell’autovelox, indicando anche punti alternativi dove potrebbe essere collocato fare tra Cervia, Cesena e Cesenatico. La tesi al centro della petizione è che, essendo in uscita da un cavalcavia, quella apparecchiatura serve, più che a garantire la sicurezza stradale, a far crescere il “carnet” della multe rifilate agli automobilisti, per fare cassa. Perciò si chiede di spostarlo più verso Ravenna, lungo il rettilineo della statale.

La petizione, che può essere sottoscritta presso 7 bar, viene però criticata da diversi cittadini, alcuni in quanto la ritengono inutile, altri perché sono convinti che sia giusto frenare la velocità delle auto fin dall’uscita del viadotto. C’è anche chi osserva che quell’autovelox è stato installato dove si trova perché, a norma del Codice della Strada, va posizionato a una distanza minima di un chilometro dall’inizio del segnale del limite di velocità di 50 Km/h (da sempre presente all’inizio del cavalcavia in questione dell’Adriatica).

L’installazione è avvenuta a seguito di specifica relazione tecnica della Polizia stradale, valutando le caratteristiche della strada, il numero di sinistri gravi e mortali e la pericolosità, ed è stata poi recepita con decreto dalla Prefettura, che ha individuato il tratto tra il Km 180+800 nord e il Km 180+500 la zona dove posizionare l’apparecchio in direzione Rimini-Ravenna.

Dal Comune sostengono che quel punto è l’unico disponibile per l’autovelox, non essendo possibile spostarlo più avanti, in quanto c’è un’intersezione stradale e il limite di velocità si innalza da 50 a 70 Km/h. E quando ci sono queste condizioni, ai sensi dell’articolo 104 del Regolamento di esecuzione del Codice della Strada, si dovrebbe ricalcolare il chilometro dal segnale del limite di velocità dopo l’intersezione. In questo specifico caso, la rilevazione di velocità, e quindi l’azione di prevenzione di incidenti, si sposterebbe più avanti sul rettilineo, verso Zadina, e non più nel punto critico, che è poco distante dal cavalcavia.

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