Cesena, transizione energetica, finanziamento europeo di 5 milioni per due aree in zona stazione: “L’unica candidatura italiana finanziata”

Cesena
  • 01 aprile 2025

Quasi 5 milioni al Comune di Cesena per due aree in zona stazione. Dopo aver partecipato alla terza call del bando europeo EUI-IA a sostegno delle azioni innovative nell’ambito dello sviluppo urbano sostenibile sul tema della transizione energetica, il Comune di Cesena ha ottenuto un cospicuo finanziamento pari a 4.981.486,56 euro di cui 1.806.224,80 euro finanziati direttamente a Cesena dal FESR e 3.175.261,76 euro destinati ai partner di progetto.

L’importo sarà destinato alla sperimentazione di una metodologia che renda il processo di transizione energetica una sfida condivisa. A tal fine si prevede di realizzare un luogo aperto alla collettività per supportare la transizione energetica nell’edificio dell’Arcobaleno in zona Vigne, che attualmente ospita un circolo privato, e tre impianti fotovoltaici: uno sul tetto della bocciofila, uno sulla pensilina della stazione e uno, privato, nell’area di Energia Corrente, partner di progetto.

Il bando Eui

Il bando Eui (European urban initiative) è un’iniziativa della Commissione Europea che mira a supportare le città europee nello sviluppo e nell’implementazione di soluzioni innovative per affrontare le sfide urbane. Nel dettaglio, finanzia progetti innovativi che aiutano le città a migliorare la qualità della vita, affrontare il cambiamento climatico, favorire la transizione energetica e promuovere la coesione sociale. L’obiettivo principale è dunque di sperimentare nuove soluzioni che possano poi essere replicate in altre città europee.

Il sindaco: “L’unica candidatura italiana finanziata”

“La proposta assegnataria di questo importante finanziamento – commenta il sindaco Enzo Lattuca – si presenta oggi come un progetto di ampio respiro che non solo punta a definire il futuro energetico della nostra città, ma che si inserisce anche in un contesto più ampio di rigenerazione urbana, con particolare attenzione all’area della stazione ferroviaria, oggetto di un intervento di grande rilevanza. Questa è l’unica candidatura italiana finanziata, un risultato, reso possibile dal lavoro svolto dai nostri uffici, che ci rende particolarmente orgogliosi e che ci motiva a proseguire con determinazione in questa direzione”.

“Cesena – prosegue il sindaco – ha obiettivi chiari di transizione energetica da raggiungere entro il 2030: ridurre le emissioni di gas serra legate alla mobilità, ridurre le emissioni di CO2, e raggiungere la neutralità climatica. Tuttavia, lo sforzo del solo Comune non è decisivo: le proprietà pubbliche rappresentano solo l’1,46 per cento delle emissioni annuali di CO2, contro il 38,43% del settore residenziale e il 31,57% del settore terziario/industriale. Inoltre, una percentuale significativa degli edifici è costituita da costruzioni degli anni ’50 e ’60 con scarse prestazioni energetiche, che richiedono interventi più costosi e comportano maggiori spese di gestione. Questi edifici sono spesso abitati da cittadini che non possono permettersi di investire in lavori di questa natura e che per questa ragione rischiano di rimanere indietro o di trovarsi in condizioni di povertà energetica. Una risposta a questo fenomeno è fornita da questo progetto europeo, di cui il nostro Comune è capofila, che mira ad attivare le comunità affinché si facciano carico della transizione energetica a livello di quartiere, promuovendo un modello collaborativo che si integri strategicamente a livello cittadino, per raggiungere gli obiettivi di Cesena attraverso un equilibrio complessivo della città”.

La fase preparatoria

A partire da oggi, martedì 1° aprile, prende avvio una fase preparatoria della durata complessiva di sei mesi relativa alla preparazione delle attività che, dal prossimo ottobre per oltre tre anni, caratterizzeranno il progetto che coinvolgerà oltre al Comune di Cesena anche 8 partner italiani tra enti pubblici e privati, selezionati attraverso una procedura ad evidenza pubblica: BURST, Casa del cuculo, Certimac, Cooperazione Digitale, Energia Corrente, R2M, Sis-Ter e l’Università di Bologna – Dipartimento di architettura.

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