Cesena, scuole di lingua araba, l’assessora: “Una città accogliente per tutti”
Scuole di lingua araba e scuola bengalese. L’assessora ai Servizi Sociali Carmelina Labruzzo in una nota ha voluto rispondere a una serie di polemiche: “Sorprende come la presenza delle tre scuole di lingua araba e della scuola bengalese abbia scaturito reazioni disparate e ingiustificate da parte di un certo mondo politico che proprio non accetta i concetti di integrazione e interscambio linguistico e culturale. Sulla base dei contenuti condivisi in queste ore da Lega e Fratelli d’Italia mi sento di precisare alcuni aspetti per facilitare la comprensione di quanto detto. Questa Amministrazione comunale sviluppa azioni e politiche tese a creare una città accogliente, per tutti, in cui lo scambio tra culture e tradizioni sia posto al centro degli incontri tra le diverse comunità che convivono su questo territorio. Abbandonare la propria terra d’origine non deve essere facile: non lo è stato per noi italiani e non lo è, in questi anni, per tutte le famiglie che hanno dovuto emigrare accettando la dolorosa separazione dalla vita costruita, con impegno, amore, sacrifici, fino al momento della partenza”.
Continua l’assessora: “È per questa ragione che, accogliendo una precisa richiesta, abbiamo mediato e facilitato l’incontro tra alcune dirigenze scolastiche e i rappresentanti delle comunità residenti a Cesena al fine di consentire a queste di insegnare la madrelingua ai più giovani, una volta a settimana, in spazi adeguati e già vocati all’insegnamento. Questo non vuol dire dare priorità o cancellare la lingua italiana, come si ritiene erroneamente, ma significa integrare l’insegnamento consentendo agli studenti di madrelingua italiana di apprendere nuove lingue e agli studenti di madrelingua araba di non dimenticare la propria lingua nativa. Le bambine e i bambini, le ragazze e i ragazzi che frequentano questi corsi – molti arrivano anche da fuori Cesena – frequentano le lezioni settimanalmente seguendo l’ordinario percorso di studi e approfondendo discipline previste dal nostro ordinamento. Importante poi ricordare la programmazione di corsi di lingua italiana proposta annualmente dal Centro Interculturale e rivolta a persone dai 15 anni in poi, anche di età adulta. Nel corso del 2024 a questi corsi, organizzati anche nei Quartieri di Cesena e nei comuni di Mercato e Sarsina, si sono iscritti 531 partecipanti provenienti da Marocco, Tunisia, Perù e Pakistan. Per questo nuovo anno inoltre abbiamo attivato anche corsi nel Comune di Bagno di Romagna e nella frazione di Ranchio”.
Conclude Labruzzo: “Per questo, a chi parla di ‘risorse da investire per il bene della comunità’ rispondo che ad oggi non sono state richieste risorse ma solo disponibilità di spazi didattici. Condividere per crescere insieme e per costruire una cultura democratica dell’incontro: questo è il bene della comunità”.