Cesena, salute mentale, utenza in crescita: +10% in un quinquennio

Cesena
  • 09 ottobre 2024

Salute mentale sul luogo di lavoro. È questo il tema a cui è dedicata la campagna globale 2024 della Giornata mondiale della salute mentale che ricorre domani. Se ne occuperà anche il consiglio comunale nella seduta della quarta commissione convocata per le 17 di domani a cui parteciperanno per Ausl Romagna: Paola Ceccarelli, direttrice del distretto Cesena Valle Savio, Michele Sanza, direttore del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche Forlì Cesena, Mariella Allegretti, direttrice dell’unità operativa Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza Forlì Cesena, Pietro Nucera, direttore Unità Operativa Centro di Salute Mentale Forlì Cesena, e Rosa Sant’Angelo direttrice dell’unità operativa Servizio Psichiatrico di Diagnosi e cura Forlì Cesena.

I dati

Una persona su 8 nel mondo vive con un disturbo mentale e la maggior parte di queste non ha accesso a cure efficaci. È questo uno dei punti di partenza della riflessione sulla salute mentale che il direttore Michele Sanza sottoporrà alla commissione consiliare domani. Un ambito, quella della salute mentale, che dati alla mano vede le persone meno attrezzate in termini culturali e di reddito incontrare maggiori ostacoli e impiegare più tempo per arrivare alla diagnosi e a cure efficaci. Un tema di stretta attualità quello della salute mentale che anche a livello locale ha visto un incremento dell’utenza.

In provincia

Tra il 2018 e il 2022 l’utenza che si è rivolta ai servizi del dipartimento di Salute mentale e dipendenze patologiche di Forlì-Cesena è passata 16.690 a 18.688 nel 2022, un aumento di poco superiore al 10%. Sono aumentati gli utenti della Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza, passati da 6.717 a 7.921, quelli del Centro di salute mentale che sono passati da 7.113 a 8.116, mentre il periodo tra il 2018 e il 2022 ha visto calare gli utenti del Serdp: erano 2.860 nel 2018, 2.651 nel 2022. Facendo riferimento al 2022 i nuovi utenti rappresentavano il 19% dell’utenza affluita. Se si guarda al dato per cittadinanza la prevalenza degli italiani è netta in tutti e tre i servizi: gli utenti non italiani sono il 20,7% nel caso della neuropsichiatria, il 9,8% al Csm, il 14,9% al Serdp. Se si guarda al sesso nel primo caso gli uomini sono il 58,8% degli utenti, al Csm a prevalere sono invece le donne (56,8%), mentre nel caso del Serdp è netta la prevalenza degli uomini (76,8%). Nel caso della neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza nel 2022, le diagnosi più frequenti hanno riguardato problemi del linguaggio (13,7%), dsa (10,6%) e autismo (4,9%). Nel caso del Csm, il centro si salute mentale, il 37,3% dell’utenza a carico ha una diagnosi di disturbi dell’umore/affettivi, il 26,9% schizofrenia e disturbi deliranti, il 17,3% disturbi nevrotici e legati allo stress. L’utenza del Serdp, il servizio dedicato alle dipendenze patologiche, nella maggior parte dei casi ha problemi di dipendenza che riguardano droghe e o farmaci (58%) o alcol (34%).

La commissione

Questi sono alcuni dei dati che saranno presentati anche in commissione. In apertura interverranno il presidente di Commissione Fabio Pezzi e il presidente del Consiglio comunale Filippo Rossini. Paola Ceccarelli racconterà dello sviluppo dei servizi territoriali e le attività di prevenzione e promozione della salute entro la cui cornice si colloca l’attività del Dipartimento di Salute Mentale e dipendenze Patologiche. All’intervento di Michele Sanza seguiranno quelli dei direttori di struttura complessa delle quattro unità operative del dipartimento di Salute Mentale Dipendenze Patologiche. Le conclusioni saranno affidate all’assessora Carmelina Labruzzo.

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