Cesena, revocato lo sciopero dei bus di domani per l’aggressione a bordo, su diktat della Commissione Garanzia

Colpo di scena dopo un’aggressione avvenuta sabato scorso su un autobus della Linea 92 che stava viaggiando da Cesena in direzione Forlì: lo sciopero dei lavoratori di “Start Romagna” che era stato proclamato per la giornata del 17 gennaio congiuntamente dai sindacati è stato revocato. La decisione è stata presa poco fa, dopo che la Commissione Garanzia Sciopero ha contestato 5 violazioni rispetto alle regole in vigore per questa forma di protesta: dal mancato preventivo esperimento delle procedure di raffreddamento e di conciliazione all’inosservanza del termine di preavviso; dall’eccessiva durata della prima azione di sciopero (era stata programmata per tutte le 24 ore) alla violazione del principio della “rarefazione oggettiva” (perché il 10 gennaio c’è stata già un’astensione dal lavoro a livello nazionale nel settore del trasporto pubblico locale; infine, il mancato rispetto della forma scritta. Per queste ragioni il commissario Paolo Reboani ha sollecitato Cgil, Cisl, Uil e Usb a revocare immediatamente lo sciopero, che avrebbe dovuto coinvolgere tutti i lavoratori di “Start Romagna” del bacino di Forlì-Cesena. E così è stato. Con un “giallo”: nelle premesse di questo atto emesso a Roma si dice che quanto avvenuto l’11 gennaio non avrebbe messo a repentaglio la sicurezza dell’autista, che invece da quanto dichiarato in un primo tempo dalle organizzazioni sindacali sarebbe stata aggredita, perché si sarebbe trattato di un’aggressione ai danni di un passeggero e poi contro gli agenti di polizia intervenuti. E quindi - è la tesi della Commissione Garanzia Sciopero - il personale di “Start Romagna” non sarebbe stato direttamente coinvolto e perciò non ci sarebbe stato «uno specifico grave evento lesivo che abbia provocato un pregiudizio all’integrità fisica-psichica dei lavoratori».

Dal canto loro, i sindacati Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl Autoferro e e Usb, spiegando che non è stato permesso lo svolgimento della mobilitazione, che includeva anche un presidio davanti alla sede della Prefettura a Forlì, hanno fatto dietrofront sullo sciopero, aggiungendo però in una nota che «ci sarà comunque sulla tematica un incontro in Prefettura nei prossimi giorni» e «il personale verrà aggiornato sugli sviluppi che seguiranno e le azioni che saranno intraprese».

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