Cesena, resti archeologici d’epoca romana affiorano a Diegaro nel cantiere Snam
Affascinanti tracce di un passato remoto, probabilmente d’epoca romana, stanno venendo alla luce nella zona di Diegaro, dove sono in corso lavori per il metanodotto Sestino-Minerbio di Snam. Lavori che sono stati fermati nel punto dove sono spuntati i reperti, in attesa di capirne il valore e decidere cosa fare.
Per il momento, non si può dire molto più di questo, perché risale ad appena due giorni fa la preparazione delle trincee per la fase preliminare alle verifiche archeologiche e la specialista della Soprintendenza non ha ancora visto il sito con i suoi occhi. Romina Pirraglia lo farà domani o venerdì con un sopralluogo. Per ora, si limita a dire che a quell’area è stata dedicata un’attenzione particolare, effettuando sondaggi preventivi diverse settimane fa, visto che in quella zona è prevista la realizzazione di un impianto con vasche, che richiede uno scavo in profondità, e si erano individuate ceramiche d’età romana. Recandosi sul cantiere, che si trova lungo via Vicinale Monticino, alle spalle degli ex Vivai Battistini, è in effetti evidente a occhio nudo la presenza di numerosi laterizi, sparsi su un’area piuttosto grande. Ma la cosa più interessante sembrano senz’altro i resti murari di un’antica costruzione. Il proprietario del terreno ha confidato che da tempo si tramandava che lì sotto ci fosse qualcosa del passato, e suo babbo aveva sentito dire che era un vecchio convento. Pare invece di un’epoca più remota e chi lo ha visto ha ipotizzato che possa trattarsi di una locanda o un punto di sosta o ristoro funzionale a chi si muoveva lungo l’antica Emilia, il cui attuale tracciato si trova a soli 200 metri di distanza. Ma, in attesa di un esame puntuale degli esperti, sono solo suggestive possibilità.
Quel che è certo è che si è predisposto uno specifico piano sondaggi, sotto la direzione scientifica della Soprintendenza, che deve fare i conti con la risalita dell’acqua. Un ostacolo ritenuto superabile con la collaborazione con Snam, già collaudata - afferma Pirraglia - in occasione di precedenti ritrovamenti archeologici.