Cesena, “Quelle ragazze ribelli”: tutto esaurito al Verdi per il finale della rassegna di Romagna Iniziative

Cesena
  • 07 febbraio 2025

Un Teatro Verdi gremito e un pubblico di giovani studenti attenti e partecipi hanno reso lo spettacolo “Quelle ragazze ribelli” un evento speciale. La rappresentazione conclusiva della rassegna 2025, offerta gratuitamente alle scuole grazie all’organizzazione di Romagna Iniziative, ha saputo emozionare e far riflettere i ragazzi sui temi della libertà, del coraggio e della tolleranza.

Un plauso all’iniziativa è stato espresso dalla Presidente dell’Istituto Storico di Cesena, Ines Briganti, che ha commentato: “Esprimo tutta la mia soddisfazione per la bella mattinata che, grazie a Romagna Iniziative, è stata offerta alla nostra città.” Un sentito ringraziamento è stato rivolto a tutti i componenti e dirigenti di Romagna Iniziative per aver reso possibile questo importante appuntamento culturale, sottolineando il valore della collaborazione tra enti e istituzioni nella diffusione dei valori fondamentali della nostra società. Anche quest’anno abbiamo scelto di organizzare una rassegna dedicata alle scuole per promuovere la comprensione e la tolleranza verso chi è diverso in occasione del “Giorno della Memoria”. Crediamo che conoscere queste storie possa ispirarci ad essere più consapevoli e responsabili nelle nostre scelte quotidiane, perché sembra scontato dirlo, ma è vero: il cambiamento parte da ciascuno di noi”.

Una delle domande poste agli studenti durante lo spettacolo è stata: “Quante pittrici donne conoscete nella storia?” Un interrogativo che ha stimolato la riflessione, intrecciando esempi, più o meno noti, vicini e lontani, ma mantenendo sempre un tono concreto e accessibile.

Così, la partigiana Teresa ci appare come una figura familiare, Rosa Parks non sembra così distante nel tempo, la dolcezza di Malala ci conquista immediatamente, e la storia di Giulia, vittima di bullismo, ci risulta vicina e concreta.

Discriminazioni di genere e di razza, il dramma della guerra, i soprusi sui più deboli, il bullismo, la mancanza di libertà di espressione sono contesti di oppressione purtroppo sempre attuali e che ci toccano più o meno da vicino.

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