Cesena, pensionato truffato col trading: investe 20mila euro, sale a 29mila ma ne riesce a riavere solo 10mila

Nel mese di febbraio dell’anno scorso, su consiglio di un amico in buona fede, affidò 20mila euro dei suoi risparmi a un broker, o sedicente tale, che gli aveva promesso grossi rendimenti facendo trading sulle materie prime, attraverso una società finanziaria con sede all’estero. Sulla carta, gli investimenti hanno reso bene, perché risulta che in meno di un anno il suo capitale sarebbe salito a circa 29mila euro, con una crescita quindi vicina al +50%. Ma il problema è che, al momento di ritirare, una parte dei suoi soldi, un pensionato 71enne di Cesena ci è riuscito una prima volta, quando la società gli ha liquidato 10mila euro, mentre la sua richiesta di rientrare in possesso della restante parte della somma che gli spetterebbe non ha avuto seguito, nonostante siano passati già 4 mesi e mezzo, un periodo molto più lungo delle 5 settimane entro cui, da contratto sottoscritto, l’investitore ha diritto a ricevere i versamenti che richiede. Anzi, dopo avere accampato mille scuse, il broker gli ha inviato la ricevuta di un bonifico da cui risulterebbe che i soldi chiesti sono stati inviati al suo conto. Ma alla sua banca non è mai arrivato niente. A questo punto, tutto fa pensare che si tratti di un falso. E questo va ad aggravare l’impianto delle accuse che l’uomo ha formalizzato con una denuncia presentata alla Polizia di Stato, allegando anche quel documento, oltre a a una lunga serie di comunicazioni intercorse e ad attestazioni chiare delle operazioni fatte nel 2023, durante questa sua avventura finanziaria, che si sta rivelando una truffa.

Trema anche l’amico

Ora anche l’amico che gli aveva parlato di quella che avrebbe dovuto essere un’opportunità di guadagni sostanziosi è in grande e comprensibile apprensione. Come è naturale, il mese scorso ha chiesto la restituzione di gran parte del denaro che ha affidato a quello stesso broker: 50mila euro, sui 67mila totali che avrebbe maturato col tempo, dopo avere inizialmente investito 40mila euro. Ancora non sono trascorsi i termini massimi previsti per ricevere il versamento, ma tira una brutta aria. Anche perché questo presunto consulente finanziario, che è cesenate, già in passato ha avuto guai giudiziari per vicende simili. In particolare, nel 2021 era finito al centro di un raggiro che era stato smascherato dalla Guardia di Finanza, spennando centinaia di malcapitati risparmiatori, convinti a fare investimenti rivelatisi fasulli: a carico suo e di un’altra persona, di Forlì, erano scattate allora denunce e sequestri preventivi del patrimonio.

Il racconto del truffato

«Prima di investire 20mila euro - racconta il 71enne cesenate che nei giorni scorsi ha fatto denuncia - avevo incontrato di persona questo broker, abbastanza giovane e dall’aspetto e dal modo di fare rampante. Mi aveva spiegato che avrebbero investito soprattutto su materie prime, tramite una società che aveva base in un Paese straniero, prospettando la possibilità di elevati profitti. A convincermi era stato però soprattutto un mio amico, che mi aveva parlato bene dell’esperienza che stava facendo con lui. Fatto sta che nel febbraio 2023 mi ha fornito coordinate di una banca estera su cui fare il bonifico, che ho eseguito, e ho iniziato a monitorato i risultati, con resoconti su base trimestrale, che mostravano ottimi rendimenti. In luglio ho chiesto di liquidare il mio investimento e il broker mi ha contattato per spingermi a non farlo, offrendomi anche un bonus, e mi sono fatto convincere. Ma poco dopo ho chiesto e ottenuto dalla società che mi venissero accreditati 10mila euro. I problemi sono iniziati dopo, quando vedendo che oltre ai restanti 10mila euro che avevo investito potevo prelevare un profitto attorno a 9mila euro ho chiesto di liquidarmi tutto quanto. Era il 24 agosto e sulla base delle clausole contrattuali mi avrebbero dovuto versare i soldi al più tardi a fine settembre. Ma prima il broker ha trovato mille scuse per provare a giustificare il ritardo, finché è arrivato a dire a un certo punto che il bonfico era stato fatto, inviandomi una ricevuta. In realtà, non ho avuto niente e quindi mi pare chiaro che sia falsa la copia del bonifico della somma dovuta che la società avrebbe fatto e che lui mi ha inviato a fine novembre».

«State attenti»

Al pensionato rimasto scottato non è restato altro da fare se non presentare «una denuncia circostanziata in Commissariato», ma vuole anche rendere pubblica la sua storia, «nella speranza che altre persone non si facciano raggirare da quella persona, che purtroppo ho scoperto che era una persona da cui stare al largo solo quando era tardi, leggendo sul web vecchi articoli sui guai penali che aveva avuto un paio di anni fa: bastava digitare il suo nome per accorgersene. Voglio anche sottolineare che, anche se era la prima volta che facevo questo tipo di investimento nel trading, perché in precedenza avevo sempre investito appoggiandomi alla mia banca, non sono uno sprovveduto. Ho avuto ruoli di responsabilità in importanti società automobilistiche, prima di andare in pensione. Eppure, ci sono cascato. Anche se qualche verifica l’avevo fatta, consultando la black-list in cui Consob segnala le società finanziarie truffaldine e il nome di quella con cui ho deciso di operare non compariva».

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