Cesena, onoranze funebri mandate a casa: “Non è la mia ex, mi ha fatto cento consegne e prenotazioni in 15 giorni”

Cesena
  • 27 settembre 2024

Non è la ex moglie ma una donna che risiede in una città in provincia di Arezzo e alle prese con gravi disturbi psichici la responsabile dell’assurda vicenda in cui è stato trascinato un camionista 57enne che abita nella zona di Borello. Si spaccia per sua ex ed è invece una estranea ed è stata lei a mandare a casa sua gli addetti delle onoranze funebri, inventandosi che c’era una salma da recuperare, e a fare recapitare sempre lì una corona di fiori.

Assurdi episodi a raffica

A rendere il tutto ancora più sconcertante è il fatto che non si tratta di un episodio isolato: dalla fine dello scorso mese di giugno, il malcapitato ha dovuto fare i conti con corrieri chiamati ripetutamente da quella donna, che gli ha fatto portare di tutto, da pizze, pasticcini e torte fino a materassi, senza che lui ne fosse assolutamente al corrente. Si è visto arrivare a casa persino gli autospurghi. Oppure è stato contattato per fantomatiche prenotazioni di alberghi o ristoranti fatte per conto suo, ma sempre a sua insaputa, dalla persecutrice, che ha anche contattato qualche bar, chiedendo di fare sapere allo sventurato che lo aveva cercato.

Ormai è un vero incubo: nelle sole due ultime settimane - riferisce - sono accaduti «un centinaio episodi di questo genere», che avevano avuto inizio «verso la fine dello scorso mese di giugno». Tra l’altro, non è l’unica vittima di questa follia: tante altre persone sono state prese di mira in modi simili, prima di tutto nella cittadina toscana, e il mese prossimo si attende una sentenza proprio per una di queste situazioni.

Smascherata la stalker

Solo da una quindicina di giorni il 57enne è riuscito a capire chi lo stava tartassando in quel modo, grazie a un numero di telefono che è riuscito a recuperare da chi aveva ricevuto un ordine dalla sua sedicente ma immaginaria ex, che invece conosce solo di vista e con cui non ha mai parlato. Si tratta di una donna che versa insieme a una figlia in condizioni di forte disagio. Abita nel paese toscano dove l’uomo ha vissuto per una quindicina di anni con la sua reale moglie, prima di separarsene e trasferirsi nel territorio borellese una dozzina di anni fa. Tra l’altro, in questa nuova fase della sua vita è stato anche segnato da un doloroso lutto: la morte della sua compagna, sulla cui tomba a Borello ha chiesto alla madre di lei di mettere i fiori ordinati dalla persecutrice, che gli erano stati consegnati.

Un incubo esasperante

Ovviamente quello che sta accadendo è stato segnalato ai carabinieri del posto. Anche perché ci sono aspetti non solo fastidiosi ma inquietanti in tutta questa vicenda: per esempio, l’uomo si chiede come chi lo sta bersagliando abbia scoperto il suo indirizzo. Fatto sta che l’esasperazione è comprensibile, come si capisce dalle situazioni davvero grottesche che racconta. «Ormai col corriere di Bartolini che consegna i pacchi siamo diventati amici e quando mi vede mi chiede “non è per lei, vero?”. Un giorno mi sono visto arrivare a casa, nel giro di quarto d’ora, due autospurghi, le pompe funebri e il prete. Mi dispiace anche per gli imprenditori a cui vengono fatti questi ordini, facendo perdere tempo e soldi, e lo so bene, perché sono anch’io una partita Iva. Nei limiti del possibile, cerco di contattarli e spiegargli tutto, ma non è facile, perché ormai ricevo diverse consegne e telefonate ogni giorno per acquisti o prenotazioni di cui non so nulla».

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