Cesena, marito 30enne diffama l’ex moglie 70enne, “Vuole quelli di colore come me solo per il sesso”: condannato

Non vi fidate di lei se siete neri di pelle. Non si avvicina a voi perché vi vuole bene o prova dei sentimenti genuini. In realtà vi vuole soltanto per le vostre “potenzialità” a livello sessuale». Il virgolettato non è “letterale” ma è soltanto una sintesi soft per far capire i motivi per cui, un uomo di 30 anni, immigrato in Italia circa 6 anni fa, è stato condannato per diffamazione ieri mattina nell’aula del giudice Federico Casalboni. Il testo esatto è naturalmente molto più crudo ed esplicito e il 30enne lo ha scritto perché evidentemente molto arrabbiato per essere stato lasciato, a pochi mesi dal matrimonio, da quella che era la sua nuova moglie, una 70enne residente in zona.
La vicenda discussa davanti al pubblico ministero Massimo Maggiori e al difensore dell’uomo Francesca Versari, prende vita da quella che sembra una storia d’amore forse particolare ma a lieto fine. Si erano conosciuti e (almeno questo era la certezza di lui) piaciuti, al punto da voler coronare il proprio amore unendosi in matrimonio. Un’unione che però è durata davvero poco, stando alle carte processuali. L’uomo non ha accettato in alcuna maniera di essere stato “liquidato” a così poco tempo dall’unione matrimoniale e per l’accusa ha cercato di vendicarsi, gettando discredito sulla donna. Ha infatti preso carta e penna e ha vergato una lettera in cui spiegava nel dettaglio le dinamiche della loro separazione. Almeno dal suo punto di vista. Poi l’ha spedita a tutte le sedi in Romagna dell’ente di volontariato (che si occupa anche di sanità) dove la donna presta servizio finendo per essere condannato per diffamazione a 9 mesi di reclusione, pena sospesa in quanto incensurato.