Cesena, lavoratori stranieri: patronati tagliati fuori dalle domande del Decreto flussi, Zignani infuriato col Governo
Una doccia fredda ha accompagnato il Decreto flussi 2025, che dovrebbe dare una risposta all’esigenza di manodopera, favorendo l’afflusso in Italia di lavoratori extracomunitari. I patronati sono stati esclusi dall’inoltro delle domande: un colpo a un servizio prezioso che offrivano gratuitamente da 16 anni.
Il cesenate Giuliano Zignani, presidente nazionale di Ital Uil, è arrabbiatissimo: «È sconcertante che, per scoraggiare la regolarizzazione degli immigrati nel nostro Paese, il Governo usi ogni mezzo pur di raggiungere il risultato».
La decisione di colpire il patronato è stata scoperta verificando che è stato precluso l’accesso al portale Ali/Sui, quello attraverso cui vanno inoltrate le domande d’ingresso dei lavoratori stranieri e di nulla osta al lavoro per i cittadini stranieri. «A una richiesta di chiarimento rivolta ai Ministeri dell’Interno e del Lavoro - rivela Zignani - è seguita soltanto una nota informale nella quale si specificava che gli istituti di patronato non figuravano più nell’elenco dei soggetti autorizzati. In questo modo si disattende quanto è esplicitamente previsto dal protocollo firmato nel 2007 tra il Ministero dell’Interno e della Solidarietà sociale e gli Istituti di patronato, tuttora in vigore. Una scelta grave, che interrompe l’attività di assistenza gratuita dei patronati, garantita negli ultimi 16 anni, applicando correttamente le disposizioni contenute in ogni Decreto flussi. Un atto di arroganza con cui si mira a ostacolare il lavoro di coloro che offrono gratuitamente il servizio, privilegiando invece l’attività privata da parte dei consulenti del lavoro e delle categorie di rappresentanza dei datori di lavoro, inclusi nell’elenco, che potrebbero chiedere un corrispettivo in denaro per la prestazione».
Zignani non si dà pace per quello che vede come un attacco alla povera gente e a chi l’assiste, per arricchire invece le agenzie e i privati datori di lavoro: «Mentre il fabbisogno di manodopera straniera da parte delle imprese si fa incessante, il Governo pensa a colpire i patronati, che in tutti questi anni si sono mostrati alleati affidabili della pubblica amministrazione».
Ma l’Ital non si arrende: «Continueremo a fornire assistenza ai singoli datori di lavoro che per esigenze familiari devono assumere una badante o una colf - promette Zignani - garantendo loro una consulenza professionale e sostanzialmente gratuita».