Cesena, la cute di un donatore deceduto utilizzata come salvavita per le ustioni, oltre 70 persone trattate nel 2024
CESENA. La cute da un donatore deceduto è considerata un salvavita nelle ustioni più gravi. E, a fronte di circa settanta prelievi effettuati nel 2024 in Emilia-Romagna, sono stati trattati al Centro grandi ustionati di Cesena dell’Ausl Romagna 28 pazienti e altri 45 fuori Regione. Non solo: lo stesso Centro romagnolo, con il derma omologo decellularizzato utilizzato sia a livello regionale che nazionale, ha trattato 287 pazienti, soprattutto in campo senologico ricostruttivo post oncologico e ortopedico.
I dati sono emersi al termine all’ospedale di Cesena della prima edizione del corso di formazione e aggiornamento sui prelievi di cute, organizzato in collaborazione da Centro grandi ustionati dell’Ausl Romagna, Banca regionale della cute che ha sede nel centro servizi di Ausl Romagna a Pievesestina di Cesena, e Centro riferimento trapianti regionale. Corso che dai prelievi, passa per lavorazione e conservazione dei tessuti per arrivare alla loro distribuzione. I dati sono “significativi” e «fanno riflettere sulla rilevanza dell’attività del Centro ustioni e sull’importanza della donazione di tessuti cutanei, a dimostrazione che una singola donazione di tessuti cutanei può consentire di curare un gran numero di pazienti con diversi utilizzi clinici», sottolinea il direttore Davide Melandri.
Ancora oggi, conferma, «la cute di donatore è il miglior sostituto cutaneo disponibile». Per questo, oltre 30 anni fa, è stata istituita la Banca della cute al Bufalini di Cesena, poi diventata Banca nazionale ed europea. Il Centro nazionale trapianti, a cadenza biennale, verifica e rinnova alla Banca l’autorizzazione a operare. Gran parte dei tessuti cutanei prelevati su donatore, prosegue, vengono distribuiti in varie sedi ospedaliere, non solo in Romagna, anche a livello regionale e soprattutto extra regionale. Con importanti applicazioni in vari ambiti della chirurgia ricostruttiva, dei grandi ustionati, della senologia, dell’ortopedia, nell’ampio settore della medicina rigenerativa e nel trattamento delle ferite complesse.
«Abbiamo con piacere riscontrato per questo corso un gran numero di adesioni da varie sedi dell’Emilia Romagna, e pertanto, sarà prevista una seconda edizione nel 2025», conclude Melandri.
Come spiega il coordinatore dell’attività di prelievi di tessuti per la Banca regionale della cute, Stefano Palo, il corso, oltre alla formazione teorica, effettua un aggiornamento sull’attività di prelievo di cute e derma, effettuato nel corso nelle donazioni multiorgano e multitessuto regionali, illustrando il percorso che parte dalla collaborazione con il Centro riferimento trapianti regionale. Per poi passare alla selezione del donatore, alla descrizione delle attuali linee guida nazionali, alla fase tecnica del prelievo con l’ausilio di immagini e video, fino allo «straordinario lavoro che i nostri tecnici, biologi e biotecnologi svolgono in Banca cute con la processazione e la crioconservazione dei tessuti prelevati».