Cesena, l’università mette in vetrina le sue ricerche per vincere le sfide
La Biblioteca Malatestiana ha aperto le porte al Campus universitario di Cesena per celebrare la “Notte europea dei ricercatori”, giunta alla sua diciannovesima edizione. Il tema di quest’anno era “Reagiamo”, inteso come impegno per trovare soluzioni alle sfide comuni quali il cambiamento climatico, il progredire incontrollato dell’intelligenza artificiale, le difficoltà nell’ambito educativo. Docenti e ragazzi hanno portato competenze e teorie scientifiche all’interno di un ambiente di per sé già ricco di conoscenza, elevando al quadrato per una serata tutte le forme del sapere, mettendosi a disposizione di giovani e adulti con attività interattive, esperimenti, spiegazioni, rispondendo alle curiosità e alle domande dei tantissimi presenti.
Sei i macro settori distribuiti all’interno delle sale della biblioteca: informatica, tecnologie agro-alimentari, architettura, ingegneria biomedica, medicina veterinaria e psicologia (ognuna con le proprie sottobranche di ricerca).
L’iniziativa si è aperta con un momento di inaugurazione nel piazzale davanti ala biblioteca, dove sono intervenute le autorità e figure legate al Campus cesenate.
«È una notte di festa, durante cui condividere risultati e scoperte - ha esordito la delegata di Ateneo per la scienza aperta e i dati della ricerca, Francesca Masini - Uno degli obiettivi dell’Alma Mater è proprio divulgare il proprio impegno per la società e con la società, interagendo direttamente con i cittadini. La scienza deve essere trasparente per tutti e una società aperta alla scoperta è sicuramente una società più informata e con un’arma benevola in più».
Massimo Cicognani, presidente del Campus, ha aggiunto: «Ricerca e didattica devono diventare sempre di più un tutt’uno. In Italia la ricerca è principalmente sulle spalle delle università e sottofinanziare le università, per proprietà intransitiva, significa sottofinanziare anche la ricerca.
Un ringraziamento, soprattuto ai giovani coinvolti, è stato fatto da Annalisa Franco, referente scientifico della “Notte dei ricercatori” per Cesena, evidenziando che «senza il loro entusiasmo notti di questo calibro non si realizzerebbero. In collaborazione con Leo Scienza, abbiamo organizzato anche laboratori per i bambini delle elementari; il sapere deve coinvolgere ogni età».
Ai saluti iniziali hanno preso parte anche l’assessora alle politiche giovanili, Giorgia Macrelli, e il direttore della biblioteca Paolo Zanfini.
«È fondamentale portare fuori dai laboratori il sapere utile alla società - ha dichiarato la prima - e per questo era necessario che anche il Campus di Cesena partecipasse attivamente a questa serata. Il nostro è un territorio ricco di aziende, centri di ricerca, che si occupano proprio di queste tematiche e il vostro contributo così prezioso si va ad affiancare alle altre forme di sapere».
Zanfini si è augurato che «questo connubio tra università e biblioteca prosegua ancora per molto tempo», dicendosi «orgogliosi di potere ospitare l’evento». Poi ha concluso: «Abbiamo colto l’occasione anche per festeggiare insieme le Giornate europee del patrimonio, inserendo nel ricco calendario di questa serata anche le visite guidate alla biblioteca antica (che proseguiranno anche oggi, ndr) e le proiezioni dei film “2040” di Damon Gameau e “Lei” di Spike Jonze».