Cesena, invalido si trasforma in pusher: arrestato forlivese assieme al fornitore
CESENA. La compravendita di un etto e mezzo di droga, avvenuta in una modalità che fa pensare alla classica cessione da un “grossista” a un rivenditore, è costata a due persone il carcere per detenzione e spaccio di stupefacenti.
I due arrestati
Uno dei due finiti nei guai, un forlivese di 52 anni, secondo la linea del suo avvocato difensore, Alessandro Pinzari, non ha il profilo tipico dello spacciatore. Dietro il suo coinvolgimento ci sarebbe un risvolto di disagio sociale. È infatti un invalido con seri problemi di salute, che deve tirare avanti con una pensione di circa 250 euro al mese, e per non pesare eccessivamente sulle spalle della moglie si sarebbe fatto tentare dall’occasione di un guadagno facile.Questo ovviamente non giustifica dal punto di vista giuridico né morale quanto ha fatto, ma è un fattore su cui il suo legale punterà per cercare di attenuare il più velocemente possibile la misura restrittiva della libertà, nella sua forma più severa, a cui è stato sottoposto il suo assistito.
A finire in cella, oltre a lui, è stato un 40enne originario di Brindisi che vive nel Cesenate, difeso dall’avvocata Daniela D’Amuri, che ha il proprio studio nella città pugliese.