Cesena, il deposito distrutto dal fuoco a San Giorgio era abusivo

Era abusivo il deposito agricolo che è andato incenerito quasi tre mesi fa dalle parti di San Giorgio. Per la precisione, in Comune è stato accertato che quel manufatto, che aveva una superficie di circa 35 metri quadrati, era stato costruito senza avere il necessario permesso di e non erano stati osservati gli adempimenti in materia sismica previsti dalla legge. Perciò era stata emessa un’ordinanza di demolizione e ripristino, che però è stata ora superata dagli eventi, pur restando l’onere di sistemare la zona eliminando i residui del rogo. L’aggiornamento formale sulla situazione è stato fatto inserendo questo particolare caso nell’elenco degli abusi edilizi e dei provvedimenti conseguenti relativi al mese di settembre 2024. È tra l’altro l’unico abuso segnalato in quel documento.

All’interno del proservizio erano ammassati materiale e attrezzature varie e, oltre alla piccola struttura, le fiamme avevano distrutto tutto e per domarle e mettere in sicurezza l’area era stato necessario l’intervento di tre squadre dei vigili del fuoco che si era protratto per quasi 3 ore. Era accaduto tutto nella notte tra sabato 27 e domenica 28 luglio scorsi, in via Cerchia di San Martino, a una distanza di circa 8 metri dalla strada, e l’emergenza era cessata solo verso le 2.45. Nelle vicinanze non c’erano altri fabbricati e quindi il rischio di estensione del rogo non aveva destato preoccupazioni, né nessuno si era fatto male, perché non c’era anima viva da quelle parti, vista l’ora e la posizione piuttosto isolata.

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