Cesena, gasdotto Snam: via libera dai Comuni a 14 km di tubi in aree sottoposte a vincolo idrogeologico

Altra tappa nell’iter delle autorizzazioni necessarie per realizzare il metanodotto Snam. L’Unione dei Comuni Valle Savio ha dato il via libera all’esecuzione degli interventi previsti su circa 14 km del tracciato di questa infrastruttura, in zone sottoposte a vincolo idrogeologico. Si trovano nei territori di Cesena (per circa 2,3 km), Roncofreddo, Sogliano, Mercato Saraceno (il più interessato, con quasi 4,2 km totali) e Sarsina.

Le zone sottoposte a vincolo

Questi tratti, dislocati in punti fragili dal punto di vista ambientale, soprattutto per la presenza di corsi d’acqua e per il rischio frane, rappresentano più di un terzo dei 37 km di tubature completamente interrate che saranno posate in zona. Avranno un diametro di 1 metro e 20 centimetri e dovranno reggere una pressione massima di 75 Bar.

L’autorizzazione

Lo specifico permesso dato dall’Unione, sulla base del progetto steso dall’ingegnere Monaco Rocco Vincenzo, era indispensabile, perché senza questo passaggio, nelle aree dove esistono vincoli idrogeologici, non si possono fare movimentazioni di terreno. Si tratta infatti di siti dove, se non si opera con i necessari accorgimenti, si possono provocare danni pubblici, sotto forma di perdita della stabilità del suolo, con conseguenti smottamenti, o di interferenze negative col corretto regime delle acque, con possibili allagamenti. Per questo nell’autorizzazione concessa si sono dettagliate 16 prescrizioni che andranno scrupolosamente rispettate durante i lavori.

Le 28 piazzole

Tra l’altro, il progetto prevede anche la predisposizione di piazzole provvisorie dove stoccare le tubazioni e altro materiale di cantiere. Nel comprensorio cesenate saranno 28, da realizzare a ridosso di strade percorribili dagli autocarri e richiederanno in alcuni casi la creazione di accessi, anch’essi provvisori, dalla viabilità ordinaria. Ciascuna avrà un’estensione variabile tra 2.000 e 9.000 metri quadrati. Sono numeri che aiutano a capire quanto sia imponente l’opera che sta per essere realizzata.

Gli scavi

Alcuni scavi saranno effettuati a cielo aperto, con una fascia di passaggio di ampiezza variabile tra 18 metri e 28 metri, mentre per altri si useranno speciali tecniche che consentono di intervenire in modo sotterraneo, in particolare dove verranno realizzati, proprio per esigenze di sicurezza idrogeologica, opere accessorie, a difesa delle sponde di corsi d’acqua o a sostegno di scarpate non sufficientemente stabili, e in questo caso sarà necessaria un’area di passaggio più ampia.

La maxi opera

L’autorizzazione rilasciata, per una durata massima di tre anni, è uno degli ultimissimi passi prima dell’inizio dei lavori di posa delle tubature che trasporteranno il gas da Sestino, in provincia di Arezzo, fino a Minerbio, nell’hinterland bolognese. Questo segmento fa parte di un “serpentone” di Snam più lungo, collegato ai punti di approvvigionamento esistenti nel sud Italia, dove entrano le forniture provenienti soprattutto dall’Africa, dopo la crisi scoppiata tra Russia e Unione Europea, a seguito della sanguinosa invasione dell’Ucraina ordinata da Putin. A questo punto, tutto sembra pronto per aprire i cantieri tra poche settimane, mentre continuano le proteste del comitato “Notubo Romagna”, che contesta il progetto.

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