Cesena, Francesca Lucchi eletta consigliera regionale Pd. In Comune si prepara l’avvicendamento con Plumari
Nella notte tra lunedì e martedì è arrivata la conferma di quello che a spoglio delle preferenze prossimo alla chiusura sembrava uno scenario probabile: Francesca Lucchi sarà consigliera regionale Pd. A “salvarla” il calcolo dei resti che regala al territorio di Forlì-Cesena un terzo seggio Pd non scontato alla vigilia del voto.
La campagna elettorale è stata intensa e a Lucchi (come agli altri candidati Pd del territorio, del resto) non si può certo recriminare di non essersi spesa fino in fondo. Sono 7.352 le preferenze conquistate battendo palmo a palmo il territorio provinciale, spesso insieme a Massimo Bulbi a cui 6.326 preferenze non sono bastate a garantirgli la rielezione. «Come territorio siamo tra i più forti», sottolinea Lucchi. In provincia la coalizione ha ottenuto il 58.17% dei voti, il Pd il 44,11%. «Un gran risultato per il Pd, che ne esce rafforzato, ma che ha alzato di molto l’asticella della competizione interna sul territorio», fa notare. Una «sana competizione» che però ha penalizzato Bulbi, che nonostante le 2mila preferenze in più non entra in assemblea legislativa. Per lui resta un’ultima speranza: che uno degli eletti Pd della provincia diventi assessore e che questo o questa scelga di dimettersi dal ruolo di consigliere. Non uno scenario improbabile, ma comunque non scontato.
Non è improbabile infatti, anche alla luce dello straordinario contributo che il territorio di Forlì-Cesena ha dato alla vittoria di De Pascale un ingresso in Giunta e, nel caso, facile ipotizzare che la persona scelta si dimetterebbe da consigliere, pur non essendo previsto alcun automatismo in Regione. Non è detto però che l’eventuale assessore o assessora debba essere una delle persone elette, potrebbe essere anche un esterno. I risultati elettorali suggeriscono inoltre che l’eventuale posto in giunta ha maggiori probabilità di essere per una donna, essendo la quota maschile degli eletti Pd papabili per la Giunta più affollata. Ma questa è una matassa che non si sbroglierà prima due-tre settimane.
Quel che invece l’elezione di Francesca Lucchi al consiglio regionale rende certa è la necessità di sostituirla nella Giunta comunale a guida Lattuca. Il predestinato in questo caso è Lorenzo Plumari, attualmente capogruppo Pd, e segretario comunale del partito. Formalmente i tempo sono ancora prematuri e lo saranno fino a quando non ci sarà l’ufficializzazione del risultato e la proclamazione degli eletti. Ma di fatto il dopo Lucchi è stato preparato sin dall’inizio. L’assessorato assegnato a Francesca Lucchi, che oggi ha le deleghe allo sviluppo economico e alla partecipazione, è stato disegnato scommettendo che sarebbe arrivato il momento di questo avvicendamento e che a raccogliere il testimone sarebbe stato Lorenzo Plumari, per esperienza in consiglio e per impegno politico nel partito, a cui si aggiunge il fatto che con 611 preferenze era stato il secondo più votato della lista Pd.