Cesena, frana il ciglio del Savio e cane precipita per 10 metri: tre ore per salvarlo e polemiche per il taglio delle piante
Un cane finito in una scarpata profonda una decina di metri sulle sponde del Savio, nella zona di Cà Bianchi, vicino al ponte di ferro dalle parti di Borgo Paglia, rinfocola le polemiche sui lavori in corso al fiume. È accaduto venerdì pomeriggio e i vigili del fuoco hanno impiegato quasi 3 ore per trarlo in salvo, fortunatamente vivo. Ma la dinamica dell’incidente preoccupa Nicoletta Bettini, del “Gruppo Savio”, nato per difendere l’ecosistema fluviale e delle popolazioni umane, animali e vegetali che ci vivono. Infatti non era la prima volta che l’animale andava in quel punto, ma la terra è inaspettatamente franata sotto di lui.
La cittadina ambientalista, allarmata anche perché la stessa cosa potrebbe accadere a una persona, vede in questo fatto, a cui ha assistito di persona, il segno che l’Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale sta facendo lungo il Savio sono sbagliati, perché accelerano l’erosione, già iniziata nel 2020 quando si realizzò in zona la pista ciclabile e poi aggravata dall’alluvione, che ha costretto anche ad arretrare il sentiero, spendendo oltre 490mila euro. Queste critiche sono state fatte, tra gli altri, dal Wwf e da attivisti di Cesena siamo noi. Inoltre - aggiunge la stessa Bettini - le piante formavano una delimitazione naturale sul ciglio, impedendo di sporgersi pericolosamente.
Il “Gruppo Savio” torna a chiedere di interrompere il disboscamento in corso lungo il fiume e invita a partecipare, mercoledì 29 gennaio alle 21, alla proiezione promossa da Wwf e Legambiente, al cinema “Eliseo” in viale Carducci, del docufilm “Romagna Tropicale”, che mette in luce le relazioni tra uomo e territorio e cambiamenti ambientali, nel contesto dell’alluvione del 2023.