Cesena, e le “Iene”: la convivenza assistita tra anziani diventa un modello pilota per l’Italia

Cesena

Franco, Giorgio e gli altri quattro inquilini del senior co-housing di via San Miniato, a San Mauro in Valle, sono stati protagonisti di uno speciale approfondimento della redazione delle “Iene”, il popolare programma televisivo in onda su Italia 1. Il servizio, a cura dell’inviato Nicolò Devitiis, incentrato sull’economia condivisa, è andato in onda nel corso della puntata di domenica scorsa e ha descritto con interviste e immagini la folta rete di servizi alla persona che Asp Cesena-Valle Savio e Servizi Sociali dell’Unione dei Comuni gestisce dal 2019 per «gli anziani che, pur essendo autosufficienti, non potrebbero permettersi di vivere da soli a causa delle fragilità sociali ed economiche con le quali, spesso, sono costretti a confrontarsi», ha spiegato la responsabile dell’area domiciliarità Asp Cesena Valle Savio, Eloise Righi.

Quello di San Mauro in Valle è il primo appartamento protetto a gestione pubblica realizzato nell’area dell’Unione. In origine un immobile inutilizzato che, a seguito di una serie di interventi di ristrutturazione l’amministrazione comunale, l’Unione e Asp hanno messo a disposizione della fascia di popolazione over 65 priva dei mezzi utili a trovare un tetto sotto il quale vivere. Un primo modello che, a distanza di anni dall’avvio, ha portato gli inquilini ad affermare davanti alle telecamere delle “Iene” di trovarsi «davvero bene dal punto di vista assistenziale ed economico». Non una casa di riposo, ma una “speciale” abitazione nella quale gli anziani ospiti vivono per conto loro, sapendo però di poter contare sull’aiuto di varie figure in caso di bisogno. Come l’operatrice socio-sanitaria Romina, anche lei intervistata da Deviits, che insieme alle altrettanto qualificate colleghe affianca i “nonni” nelle diverse attività quotidiane.

Il modello sperimentale del co-housing di via San Miniato è stato solo la prima di una serie di esperienze successive sul territorio cesenate. Nell’ambito del progetto “Affitti speciali”, infatti, Asp è intestataria del mandato a individuare, periodicamente, gli ospiti di queste strutture attraverso una valutazione tecnica dei profili aventi i requisiti per accedere al co-housing e ai servizi domiciliari quali: servizio di assistenza domiciliare di base e teleassistenza. Un sistema, quest’ultimo, che connette gli anziani a una centrale operativa con operatore presente 24 ore su 24, che conosce gli ospiti perché entra in relazione con loro due volte alla settimana con “chiamate di cortesia”. Per creare la giusta confidenza col sistema di allarme in una situazione di non emergenza così da imparare come e quando utilizzarlo in caso di reale necessità.

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