Cesena e Forlì: ecco la classifica delle migliori scuole superiori

Cesena
  • 24 novembre 2024

È quando ci si trova davanti alla complessità di un esame universitario o di una mansione da svolgere sul lavoro che ci si rende conto del reale valore dell’istruzione ricevuta a scuola.

Nasce da questa presa d’atto di matricole e neo-lavoratori l’idea di Eduscopio, progetto della fondazione Giovanni Agnelli, di stilare una classifica annuale dei migliori istituti superiori d’Italia. Una graduatoria frutto del confronto tra dati amministrativi relativi alle carriere universitarie e lavorative dei singoli diplomati raccolti dai Ministeri competenti che aiuta ragazzi e ragazze di terza media a scegliere la scuola superiore.

Per conoscere i piazzamenti dei singoli istituti basta indicare nel portale online la città di residenza, l’eventuale possibilità di spostarsi nel raggio di 10,20,30 chilometri e l’indirizzo di studi.

I parametri

I riferimenti delle classifiche sono: gli esami sostenuti all’università, i crediti ottenuti e i voti conseguiti, nel caso si abbia intenzione di proseguire dopo la maturità; l’indice di occupazione e la coerenza tra titolo di studio e tipo di impiego (a due anni dal diploma) se si opta per l’immediata entrata nel mondo del lavoro.

Queste informazioni vengono trasformate in indici rigorosi come l’Fga che unendo la media voti e la percentuale di esami superati - assegnando il medesimo peso alle due voci - pone la lente sul livello di preparazione in vista dell’università.

Licei

Nel raggio di 30 chilometri da Cesena spicca tra i licei classici il Morgagni di Forlì con indice Fga di 78,43 punti; 74,85 per il Monti. Nel panorama degli scientifici vince per distacco il Marie Curie di Savignano con Fga di 91,38 sull’82,57 del Righi, il 78,64 del Calboli di Forlì e sul 69,04 del Ferrari di Cesenatico. Primo posto per il Righi nell’indirizzo scienze applicate: Fga 79,71. Segue il Calboli a quota 76,39, chiude il Marie Curie con Fga 65,58 punti. 64,23 è l’indice del Calboli indirizzo scientifico Sportivo che primeggia sul concorrente cesenate Almerici fermo a 41,45 punti. Per quanto riguarda le scienze umane si conferma in testa il liceo Monti con un indice di 66.57 punti; secondo posto per il Ferrari (62,27 punti); terzo il Morgagni (59,51); quarto il Carducci di Forlimpopoli (57,47). L’indirizzo scienze umane opzione economico-sociale vede ancora il Monti primo (61,22 punti Fga) e Morgagni dietro (59,99 punti). Anche il linguistico Alpi batte l’omologo forlivese Morgagni: 68,5 contro 65,25 punti Fga. Passando agli istituti tecnici economici il primato è del Matteucci di Forlì: 56,86 di Fga. Poi Serra, 53,71 e Agnelli (Is Da Vinci) 53,13.

Tecnici

Quanto agli istituti tecnici indirizzo tecnologico svetta il Garibaldi-Da Vinci con 67,35 punti Fga; al quale fanno seguito, in ordine: Blaise Pascal (66,04); Marconi (58,2); Saffi-Alberti (52,27); Baracca (50,28). L’analisi degli istituti tecnici e professionali di Eduscopio si sdoppia considerando un primo indice di occupazione (a sei mesi dal diploma) e un secondo di coerenza tra titolo di studio e lavoro (a due anni dall’esame di stato). Nell’indirizzo tecnico-economico l’Agnelli di Cesenatico registra l’indice occupazionale più alto: 82%. Seguono Matteucci di Forlì (63,5%) e Serra di Cesena (62,54%). Serra che, tuttavia, riscontra la percentuale più alta in termini di coerenza rapporto diploma/lavoro: 17,78%. 17,78% per l’Agnelli; 21,58% per il Matteucci. Per il tecnico tecnologico si aggiudica il primato in entrambe le classifiche il Marie Curie: 83,77% di indice occupazionale e 57,47% di coerenza. Secondo e terzo Pascal e Garibaldi-Da Vinci per impiego trovato (79,74 e 66,12 punti). Seguono Marconi, Saffi-Alberti e Baracca di Forlì. Marconi che, però, guadagna la seconda posizione come compatibilità tra studi e mansione: 36,55%.

Professionali

A comandare nella categoria scuole professionali-servizi è l’alberghiero Artusi di Forlimpopoli: 67,98 punti di occupazione, coerente per il 43,32% dei diplomati.

Dietro: Versari (60,54%; 31,08%) e Ruffilli (56,11%; 15,52%). Tra i professionali industria e artigianato il Comandini si impone sul concorrente Marie Curie sia per maggior occupazione che per coerenza fra tipologia di studi e impiego: 79,01% vs. 62,29% e 47,85% e 24,10%.

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