Cesena, «demolite troppe case coloniche»: sos da San Carlo raccolto da Italia Nostra
![Una vecchia casa colonica Una vecchia casa colonica](http://www.corriereromagna.it/binrepository/768x576/0c72/768d432/none/11807/GWFC/f-635563_1406004_20250213203355.jpg)
Sos dalle zone di San Carlo e Roversano per «le numerose demolizioni di case coloniche che, negli ultimi anni, hanno interessato il territorio». A recepire la preoccupazione espressa da alcuni cittadini, rendendola pubblica e facendola propria, è Italia Nostra. L’associazione guidata da Luciano Terranova ha ricevuto una lettera in cui si segnala questo problema soprattutto in riferimento a fabbricati «lungo la via Roversano», ma il ragionamento generale vale per l’intero comune.
Edifici importanti per 5 motivi
Viene evidenziato che «tali edifici rappresentano un patrimonio di valore storico e artistico, paragonabile, per importanza, ad altri manufatti già tutelati». Chi si fa paladino della loro tutela sottolinea che «queste costruzioni meritano attenzione per cinque motivi». Il primo è che «costituiscono una testimonianza storica della civiltà contadina». In seconda battuta, «rappresentano il frutto di antiche competenze tecniche e costruttive ormai scomparse». In terzo luogo, «sono un esempio di perfetta e secolare convivenza tra uomo e ambiente». Ne viene poi evidenziata l’importanza in quanto «contribuiscono a delineare un paesaggio rurale unico e caratteristico, degno di valorizzazione». Infine, nella lettera si fa notare che «incarnano un modello autentico di economia circolare, il cui valore risiede non solo nella sostenibilità ambientale, ma anche nel suo potenziale educativo per le future generazioni».
Chiesta più attenzione
Il cittadino che si fa portavoce della preoccupazione per la dispersione di questo patrimonio edilizio chiede maggiore attenzione per il futuro: «Purtroppo, nella zona di San Carlo si sono già verificati diversi interventi che hanno pesantemente condizionato il territorio, modificandone l’assetto in modo significativo. Per questo motivo, ritengo ancora più urgente una riflessione condivisa su come affrontare i futuri interventi con un approccio il più possibile pragmatico ed efficace, ma allo stesso tempo lungimirante». L’intento è «sensibilizzare la cittadinanza e le istituzioni affinché si adotti una politica territoriale più consapevole dell’identità storica-culturale di queste zone». Con una precisazione: «La tutela del paesaggio rurale non deve necessariamente tradursi in vincoli penalizzanti, ma può invece essere affrontata con soluzioni alternative, come iniziative di sensibilizzazione della popolazione o un censimento delle case coloniche, per favorirne la conservazione e la valorizzazione».