Cesena, caditoie e valvole prima di tutto: presentati progetti anti-allagamenti in due quartieri

Cesena

Qualcuno ha trovato le risposte che cercava, altri hanno manifestato diversi dubbi e fatto segnalazioni. È filato via così l’incontro, a tratti anche scandito da toni accesi, organizzato dall’amministrazione comunale, lunedì sera, nella sede dell’associazione “Vivere il tempo”. In programma c’era la presentazione di un piano denominato “Messa in sicurezza, ripristino e adeguamento di reti e scarichi diretti di fognatura pubblica”. Un progetto di efficientamento e potenziamento della rete idraulica nei quartieri Centro urbano e Oltresavio, quelli più colpiti dall’esondazione del Savio durante l’alluvione del 2023

I costi

Il progetto mira a mettere in sicurezza il territorio per i prossimi 15 anni, risolvendo problematiche trentennali. È stato illustrato in questo modo il nuovo piano di ripristino e ammodernamento della rete idrica di Cesena.

«Il Comune si è mosso nel segno della responsabilità - ha esordito l’assessore ai Lavori pubblici, Christian Castorri - per trovare soluzioni per tornare a condizioni di normalità. Lo certifica l’impegno dei due terzi dell’ammontare complessivo di risorse fornite al Comune dal commissario straordinario, il generale Figliuolo». Nello specifico, si tratta di «2,5 milioni di euro del Pnrr».

Il cronoprogramma

I lavori coinvolgeranno la rete fognaria del comparto ex zuccherificio, la zona ippodromo, a partire dal Ponte Vecchio, via Machiavelli, l’imbocco ovest della Secante, le vie Pontescolle e Ficchio.

«Dopo una lunga serie di sopralluoghi nelle aree alluvionate - ha spiegato il dirigente Settore Lavori pubblici, Andrea Montanari - abbiamo realizzato questo progetto focalizzato sul deflusso dell’acqua nel minor tempo possibile in caso di precipitazioni come quelle del 2023. Le verifiche - ha continuato - hanno dimostrato che il 75% delle caditoie era inadeguato. Il primo passo sarà, dunque, l’installazione di pozzetti di accumulo e nuove caditoie per raccogliere i primi 30 minuti di pioggia. Stoccata l’acqua in superficie, dovrà scorrere fino a dei punti strategici in cui siano presenti impianti ad hoc per il sollevamento».

Per quel che riguarda l’ingrossamento del Savio, «in alcune aree andrà applicata una valvola di deflusso, così da non presentare problemi di ritorno del fiume in caso di piena».

I tempi di intervento si annunciano rapidi ma non immediati: «La progettazione sarà ultimata a fine anno - ha riferito Montanari - Poi si passerà alla fase di affidamento lavori nei primi due mesi del 2025, per cominciare l’esecuzione in primavera». Salvo deroghe, si dovrebbe riuscire a rispettare il limite ultimo fissato dal Pnrr al 2027.

Le opere nel dettaglio

Gli interventi previsti riguarderanno la realizzazione di una chiavica di scarico con installazione di una valvola murale a clapet e con protezioni delle sponde e delle golene dell’alveo in via Adda, via Battisti, via Pontescolle e via Ficchio. «Qui - ha evidenziato Massimo Palazzi, ingegnere che ha firmato il progetto - mancano ancora le valvole. Montandole miglioreremo la capacità diffusa di drenaggio dell’acqua».

Tra San Rocco e la zona ippodromo sono invece già presenti dei manufatti di scarico a fiume protetti dal rigurgito fluviale. «Per questa ragione - ha proseguito il tecnico - e vista la vicinanza col sistema di sollevamento di via Giarabub, ci siamo concentrati sul potenziamento della rete di raccolta e drenaggio costituita dalle 500 caditoie più grandi, per garantire che, in caso di temporali intensi venga aumentato il volume di portata in superficie, diminuendo l’accumulo d’acqua a livello strada. Prevediamo anche di dotare di sistema di telecontrollo l’idrovora di via Giarabub».

L’ingegnere ha poi comunicato che «via Zuccherificio ha uno scarico localizzato dove la sponda del fiume è già in erosione, sulla destra idrografica del Savio. Allungando il tratto terminale di circa 60 metri, riusciremo a scaricare nel vicino corso Cesuola, dove innesteremo una valvola clapet»

Anche via Machiavelli, nell’intersezione tra sottopasso Ferrovia e Secante sarà interessata da opere di «potenziamento della capacità di accumulo acqua a servizio dell’impianto di pompaggio finale verso l’alto».

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