Cesena, ancora senz’acqua 9 case isolate: rifornimenti con autobotti a “prezzi politici”

Sono un po’ “gli ultimi dei Mohicani”, anche se nel loro caso farebbero volentieri a meno di resistere alla civilizzazione, e il Comune pure, visto che risparmierebbe 10mila euro all’anno che spende per supportarli. Sono le famiglie che vivono in case sparse non allacciate all’acquedotto, e che non hanno neppure la possibilità di sopperire approvvigionandosi di acqua potabile in qualche pozzo. Sono rimaste 9 in tutto sul territorio comunale, distribuite in tre zone: Santa Lucia, San Mamante e Borello.
Il supporto economico
Nei giorni scorsi, l’Amministrazione ha approvato una delibera che conferma il sistema di fornitura d’acqua tramite autobotti per questi utenti, con un aiuto economico sostanzioso per abbassare i costi. Per coprire le spese per ogni viaggio fatto per trasportare l’acqua servono infatti 427 euro. Ai fruitori viene invece chiesto un contributo di soli 71 euro e spiccioli. Per coprire la differenza, il Comune sborserà per l’anno 2025 una somma totale attorno a 10mila euro.
Rispetto all’ultima volta in cui era stato dato l’ok al servizio e al relativo sostegno economico comunale, ne beneficerà un utente in meno, perché dalle verifiche è emerso che non presenta più i requisiti necessari per fare richiesta.
Soluzione vicina
Fin dagli anni Novanta il Comune di Cesena ha organizzato questo tipo di rifornimento, all’inizio gestendolo direttamente e poi, a partire dal 2007, attraverso Hera. È comunque in via d’estinzione, e i costi per le casse municipali sono via via diminuiti (per esempio, nel 2021 si spendevano 16mila euro).
Dietro l’angolo si intravede ora una svolta, grazie al fatto che Atersir ha avviato un’istruttoria per estendere la rete acquedottistica e, valutate le manifestazioni d’interesse pervenute, ha steso una graduatoria fin dalla primavera 2023. La proposta per allacciare le case sparse “assetate” nella località di Santa Lucia è risultata al primo posto. Hera sta provvedendo alla progettazione esecutiva di questo intervento nella zona di Roversano, precisamente in via Tomba o Casetto e in via Tomba o Baccareto. Gli analoghi interventi chiesti nelle località di San Mamante e Borello non sono invece andati oltre il 12° posto e quindi non sono per il momento finanziabili. I lavori a Roversano, ormai vicini, ridurranno però al lumicino l’esigenza di rifornimenti tramite autocisterne.