Cesena, ambulanza ucraina mitragliata arriva in piazza del Popolo per denunciare l’orrore della guerra e raccogliere fondi

Nel settembre 2022, durante i soccorsi a una persona che si trovava in un sotterraneo in una località vicino a Kharkiv, un’ambulanza ucraina fu volutamente colpita dai soldati russi. Per fortuna, il personale era sceso e nessuno si fece male. Ma i segni rimasti sul mezzo, diventato una gruviera, sono impressionanti. E sono stati trasformati in uno strumento per trasportarlo in giro per l’Europa, con l’intento di mostrare la brutalità dell’invasione in corso. E anche per raccogliere fondi per la popolazione ucraina, stremata da una guerra lunga e feroce. Questa mattina c’è stata la ventunesima tappa di questo tour, nel cuore di Cesena. L’ambulanza crivellata di colpi, al cui interno sono state messe alcune uova abbandonate da un uccello e raccolte in quella terra devastata, è arrivata in piazza del Popolo, davanti alla chiesa della comunità ucraina di rito cattolico greco ortodosso residente in città stabilmente o temporaneamente. L’iniziativa è stata voluta da don Vasyl Romanyuk, cappellano per gli ucraini a Forlì, Faenza, Cesena, Imola. Il veicolo, che presenta sulla carrozzeria ben 300 fori dei frammenti delle granate esplose 30 secondi dopo che arrivò sul posto, resterà parcheggiato fino a giovedì sera, in prossimità dell’ingresso principale della chiesa della Natività della Beata Vergine Maria

Il mezzo di soccorso è stato accolto dall’assessora con delega alla Pace Giorgia Macrelli, dall’assessora ai Servizi per le persone e le famiglie Carmelina Labruzzo e dal presidente del Consiglio comunale Filippo Rossini. «Siamo qui oggi - commenta l’Assessora Macrelli - per ribadire che noi ripudiamo la guerra, come scritto nella Costituzione italiana. Cesena è una città che promuove la pace, lo fa proponendo e sviluppando tante iniziative e incontri tra diverse culture, anche per costruire ogni giorno una cultura dove la guerra non è una soluzione per individuare un equo accordo tra i popoli. Il nostro pensiero va agli operatori sanitari, ai professionisti dell’informazione, ai civili, e a tutti coloro che ingiustamente fanno i conti con gli orrori della guerra. Accogliamo dunque con questo spirito l’ambulanza ucraina crivellata di colpi di arma da fuoco e ribadiamo il nostro rifiuto netto ad ogni conflitto e ad ogni forma di nazionalismo».

Dopo aver attraversato l’Ucraina e numerosi paesi europei, tra cui Lussemburgo, Belgio, Inghilterra, Austria e Slovacchia, numerose città in Italia l’ambulanza fa oggi tappa a Cesena e nei prossimi giorni approderà a Imola, Ravenna e Rimini. Questo veicolo di soccorso fa parte della campagna “Ukraine is calling”, lanciata da un’organizzazione no-profit “Lukraine” con sede in Lussemburgo. L’obiettivo è raccogliere donazioni per l’acquisto di 112 nuove ambulanze per l’Ucraina. Fino ad oggi, ne sono state già acquistate e inviate 70, di cui 8 consegnate dal Ministero degli Affari Interni del Lussemburgo e 14 ambulanze blindate finanziate dal Ministero della Difesa del Lussemburgo per i servizi di soccorso nelle prime linee.

Ad oggi a Cesena sono residenti 661 cittadini con cittadinanza ucraina di cui 523 donne e 138 uomini. Dall’inizio della guerra in città sono arrivati oltre 200 nuclei familiari e gradualmente, con il trascorrere del tempo, alcuni di loro hanno deciso di ritornare nelle terre d’origine per prestare soccorso ai familiari rimasti e per riappropriarsi dei loro beni. Nel corso di questo arco di tempo i Servizi sociali dell’Unione dei Comuni Valle del Savio, l’Agenzia per la Famiglia, il Centro stranieri e il Centro per le Famiglie hanno contribuito all’accoglienza delle famiglie, all’iscrizione presso i servizi educativi e scolastici dei più piccoli e all’avvio di tutte le pratiche necessarie.

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