Cesena, alt ai rumori degli autofrigo: cartelli a Pievesestina per vietarne l’accensione a meno di 100 metri dalle case

Giro di vite del Comune contro il rumore fastidioso e incessante fatto dagli autofrigo a Pievesestina. La scorsa settimana è scattata un’ordinanza per rendere più chiaro, attraverso un’apposita segnaletica, il principio dei 100 metri di distanza dalle case, volto a tutelare il sonno di numerosi abitanti che da tempo riferiscono di essere esasperati dai decibel prodotti da motori e compressori dei mezzi pesanti muniti di frigo. In particolare, i residenti di via Zavaglia avevano investito il Consiglio del Quartiere Dismano di questo problema, che in apparenza può sembrare un fastidio da poco ma intacca quotidianamente la qualità della vita di tanta gente.

In realtà, già il Codice della convivenza civile del Comune di Cesena dovrebbe mettere un argine al disturbo, visto che all’articolo 21 è scritto che “è vietata l’accensione dei motori e dei compressori degli autofrigo a distanza inferiore di 100 metri dalle civili abitazioni nelle seguenti fasce orarie: dalle ore 21 alle 7 nei giorni feriali e dalle 0 alle 24 nei giorni festivi”. Questa regola viene però frequentemente calpestata e quindi l’amministrazione comunale, sollecitata dal Quartiere, ha deciso di esplicitarla in modo più evidente per chi transita lungo le principali strade della zona industriale. Sono così comparsi, a partire dal 27 novembre, appositi cartelli che indicano che, a tutela del diritto al riposo, non si possono tenere in funzione gli autofrigo nelle ore serali e notturne, e di domenica e nei giorni festivi addirittura per l’intera giornata. Questi messaggi, scritti in quattro lingue (oltre che in italiano, in inglese, in francese e in tedesco), visto che molti camionisti sono stranieri, sono stati posizionati in nove punti: viale del Commercio, per chi si immette dall’intersezione con via San Giuseppe; via Dismano, per chi si immette dall’intersezione con la rotonda Giuseppe Saragat e per chi si immette dall’intersezione con la rotonda Otto Marzo; via Dino Rondani, per chi si immette dall’intersezione con la rotonda Otto Marzo; via Larga di Sant’Andrea, per chi si immette dall’intersezione con via Dismano; via Zavaglia, per chi si immette dall’intersezione con via Dismano, per chi si immette dall’intersezione con via Giovanni Merloni in direzione est, all’intersezione con via Giovanni Merloni in direzione ovest, e per chi si immette dall’intersezione con via Fossalta. La segnaletica va interpretata anche come un avvertimento al fatto che si è pronti a sanzionare i trasgressori.

D’altronde, l’accensione dei camion frigo è un vero incubo in una frazione caratterizzata dalla contestuale presenza, con distanze anche molto ridotte, di edifici a destinazione produttiva con altri residenziali. Questa contiguità crea malumori non da oggi e la questione degli autofrigo era già stata oggetto di attenzione tanti anni fa. Già nel 2007, non solo a Pievesestina ma anche nell’area artigianale di Torre del Moro, era esplosa la stessa lamentela, che aveva fatto scattare divieti per evitare che i rumorosi mezzi sostassero in punti dove arrecavano disturbo agli abitanti. A distanza di tanti anni, visto che questo disagio non si è attenuato granché, si prova a vedere se l’installazione di specifici segnali di divieto sarà più efficace di disposizioni scritte semplicemente sulla carta.

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