Cesena, al Carisport si aggiungono due lavori inattesi: si tornerà a giocarci da febbraio
Bisognerà aspettare presumibilmente il prossimo mese di febbraio per rivedere partite di volley e di basket all’interno di un Carisport rinnovato da cima a fondo, dopo la devastazione dell’alluvione. Prima ci saranno però da adottare alcuni accorgimenti, come la posa di un “tappeto” di Taraflex, una sorta di pavimentazione in pvc o in materiali simili, sopra l’innovativo parquet che è stato installato di recente. Non è detto che sia strettamente necessario per ottenere l’omologazione da parte della Federazione pallavolo, con cui è in atto una interlocuzione, così come con la Federazione pallacanestro, per ultimare il percorso delle autorizzazioni. Però l’assessore ai Lavori pubblici, Christian Castorri, spiega che «soprattutto nelle prime fasi, per garantire una maggiore linearità al campo per le partite di volley, quella soluzione tecnica è ottimale per avere un impianto pronto a ospitare eventi sportivi fino ai livelli più alti». Perciò verrà realizzata e proprio questa aggiunta inattesa, su cui circolavano voci, ha attirato l’attenzione di Graziano Castiglia, che ieri ha chiesto un incontro in Comune per chiedere chiarimenti in proposito. Il suo timore è che possano esserci problemi a ottenere l’omologazione, col rischio di non potere utilizzare il rettangolo di gioco nuovo di zecca. In realtà, Taraflex a parte e fermo restando che i lavori si stanno un po’ allungando e la fruibilità dell’impianto sta tardando, Castorri si sente tranquillo, perché il parquet cosiddetto “galleggiante” è stato già sperimentato al Forum di Assago a Milano e all’Unipol Arena di Bologna. Si tratta di una soluzione innovativa, che permette di smontarlo e rimetterlo nel giro di un paio di ore. In pratica, non si sono usati i classici listelli, ma quadretti grandi un metro per un metro, che possono essere rimossi a seconda delle esigenze. Non solo. L’assessore fa anche notare che sotto quel parquet c’è «un fondo in resina, che già da solo potrebbe essere usato per partite, o comunque allenamenti».
Lavori e omologazione
I vari interventi in fase di realizzazione al Carisport sono stati insomma pensati per avere un impianto all’avanguardia, è la rassicurazione di Castorri, «in pratica un palazzetto dello sport quasi del tutto nuovo». La spesa sostenuta, che «si aggirerà alla fine attorno ai 2 milioni di euro», testimonia l’importanza degli interventi che l’alluvione del maggio 2023 ha costretto a fare. E tra l’altro, sono emerse, in corso d’opera, ulteriori necessità: infiltrazioni d’acqua hanno fatto emergere la necessità di mettere mano al tetto della struttura, un lavoro inizialmente non previsto.
L’omologazione necessaria per disputare gare ufficiali di volley e il basket, senza dimenticare i possibili utilizzi per altri sport, come il pattinaggio e il calcio a cinque - fa ancora notare l’assessore - è un atto a cui si arriva al termine di un percorso ogni volta che si realizza una struttura sportiva, e quello che si sta facendo per il Carisport non presenta particolari problematicità.
La gestione
Semmai, la parte più impegnativa sarà l’affidamento della gestione. L’idea dell’amministrazione comunale è quella di un’assegnazione ponte, probabilmente da inizio febbraio a fine giugno 2025, per poi individuare un concessionario che da inizio luglio, e quindi ai nastri di partenza della futura stagione sportiva, regga le redini della struttura, che ha potenzialità importanti anche come contenitore per eventi extrasportivi, per almeno 5 o forse 7 anni.