Cesena, agricoltori, allevatori e pescatori uniti nella lotta

Cesena

Agricoltori, allevatori e pescatori italiani continuano la loro battaglia per garantire al loro comparto le risorse, i diritti e le misure di tutela necessarie per fronteggiare il periodo difficile che sta attraversando. A tal proposito è stato indetto, a partire dal 28 gennaio, uno stato di mobilitazione nazionale degli imprenditori agricoli con lo scopo di sottolineare come «Un paese senza agricoltori e pescatori non sia libero e non abbia futuro», hanno scritto per presentare l’iniziativa. Sono cinque i principali punti e obiettivi della protesta. Al vertice della gerarchia si colloca la domanda di proclamazione dello stato di crisi dell’intero settore agricolo. Seguono la richiesta di una moratoria per i debiti che gravano sulle aziende agricole; il riconoscimento del giusto prezzo dei prodotti e l’abbattimento dei costi produttivi relativi all’input, ai carburanti e all’energia; il contrasto alla concorrenza e alle pratiche sleali; l’attuazione di pratiche straordinarie per affrontare le emergenze sanitarie e ambientali quali siccità, alluvioni, fauna selvatica, parassitosi e malattie. La manifestazione mira a diffondersi a macchia d’olio in tutta Italia e si protrarrà nell’arco dei prossimi mesi. Si colloca in quel filone di proteste cominciate in Germania nel 2023, proseguite in Francia e Italia nel gennaio 2024. Alle quali presto si sono aggiunti anche altri paesi europei quali Paesi Bassi, Belgio e Polonia. Scioperi e contestazioni sono culminati nella ricordata protesta dei trattori che ha portato centinaia di imprenditori ad occupare le strade cittadine e le autostrade più trafficate con i loro mezzi bloccando il traffico anche per giorni. Come accaduto sull’autostrada A14, sulla Cassia, sul Raccordo anulare e, infine, dentro a Roma.

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