Cesena, 75 allievi della Scuola Moda fanno parlare gli abiti e loro stessi con uno spettacolo teatrale

Un abito significa ricordi, forza interiore, racchiude storie nascoste, messaggi profondi che i ragazzi della Scuola Moda Cesena hanno voluto esteriorizzare. Lo hanno fatto dando forma a capi di abbigliamento da indossare nella rappresentazione teatrale “L’abito parla-Un’antologia di narrazioni intessute”.

L’appuntamento, in collaborazione con Fidapa Cesena e inserito nel calendario “Marzo della donna Forum sui generis”, si terrà giovedì, al teatro “Victor” di San Vittore, alle 20.30. Si tratta di uno spettacolo sperimentale, realizzato e diretto dai ragazzi stessi, che intreccia moda e teatro per dar voce alle storie dietro ogni creazione.

Le perfomance ideate - spiegano dalla Scuola Moda - «intendono denunciare le ingiustizie celebrando la forza interiore, le sfide alle convenzioni, trasmettendo un messaggio di emancipazione e autenticità. I temi toccati saranno profondi e attuali, con storie di rinascita, lotte per la salute mentale, esperienze vissute di anoressia e violenza. Con una regia attenta ai dettagli e una scenografia studiata per coinvolgere tutti i sensi, i presenti vivranno un’esperienza immersiva e provocatoria, capace di fare da specchio alla società e ispirare nuove forme di espressione».

Quattro gli atti in cui si articola lo spettacolo. Il primo verrà introdotto dall’intervento della psichiatra Patrizia Casali, seguiranno l’esibizione di Elisabetta Vincenzi e un progetto di stampa. Nel secondo atto verranno trattati i temi della rinascita, degli atti di forza e l’emancipazione. Nel terzo primeggerà il ricordo di vite passate e le passioni per la moda. Nell’ultimo le performance tenderanno più al surreale, con protagonista la figura di Futura, interpretata da Giacomo Giavolucci.

«L’esperienza di Elisabetta Vincenzi alla Settimana della moda di Milano – esordisce la preside e fondatrice della scuola, Catia Lorenzini – è stata la scintilla nell’ideazione de “L’abito parla”. Tutti i 75 allievi della scuola hanno contribuito alla realizzazione dello spettacolo, anche se gli attori saranno 25. Ringrazio Donato Carlucci e Giacomo Giavolucci per essersi messi in prima linea nel tradurre le idee dei ragazzi in spettacolo e nel guidarli durante tutto il progetto. Dietro l’aspetto estetico di ogni abito, c’è un enorme emotività a cui i ragazzi hanno voluto dare forma. Dedichiamo questo spettacolo ai più giovani, spesso si sentono soli e non riescono ad esprimere il proprio valore. È importante che riescano a dar voce alle proprie emozioni».

Per partecipare alla serata è necessario prenotare ai numeri 328.0157418 oppure 353.4617518.

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