Capitale della Cultura 2028, la maggioranza modifica la mozione: «Proposta unitaria per Cesena e Forlì»
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«Siamo contenti che il movimento culturale della città di Cesena e Forlì, a più voci, abbia in questi giorni manifesto grande partecipazione e attenzione a questa proposta. Riteniamo importante a questo punto provare a costruire una candidatura unitaria, per valorizzare l’intero territorio provinciale». Con queste parole i gruppi consiliari Cesena 2024 e Pd annunciano l’intenzione di presentare un emendamento alla mozione che sarà discussa nella seduta di domani del Consiglio comunale.
La mozione è quella che Cesena 2024 aveva presentato lo scorso 22 gennaio, la cui preparazione era cominciata ancora prima come si evince anche dalla data riportata nel documento che risale al 20 dicembre scorso. Il testo della mozione proponeva di impegnare sindaco e giunta (questa la formula di rito delle mozioni) ad attivarsi per candidare Cesena Capitale della Cultura 2028. L’idea era quella di mettere questa proposta al centro di un percorso che vedesse protagonista l’iniziativa del Consiglio comunale. A sovvertire i piani l’annuncio del sindaco di Forlì Gian Luca Zattini che a mezzo stampa, prima che fosse reso pubblico l’ordine del giorno del Consiglio comunale di Cesena, ma dopo che la mozione era stata depositata, ha annunciato l’intenzione di Forlì di presentare la stessa candidatura, aprendo quella che l’assessore alla Cultura di Cesena Camillo Acerbi ha definito «una partita complicata».
Che due città capoluogo della stessa provincia presentassero due candidature diverse era evidente a più che avrebbe avuto come unito esito quella di indebolire entrambe le proposte con il rischio concreto di ridurre al lumicino le possibili di riuscire ad ottenere un successo in una gara già di per sé molto competitiva come quella per ottenere lo status di Capitale della Cultura. Sia dalla parte Cesenate che da quella Forlivese la possibilità di collaborare non è mai stata esclusa a priori e anzi auspicata. Ora da Cesena arriva la svolta con la scelta di Cesena 2024 e Pd di proporre al Consiglio comunale di lavorare a una proposta unitaria.
«L’offerta culturale delle due città è complementare - intervengono i capigruppo Armando Strinati per Cesena 2024 e Francesco Rossi per il Pd -, si lavori insieme seguendo l’esempio di Bergamo e Brescia. Domani presenteremo emendamento per modificare la mozione che era stata presentata il 22 di gennaio quando in alcun modo potevamo essere a conoscenza delle intenzioni del Comune di Forlì».