Blitz vandalico dei ladri allo stadio di Cesena per rubare striscioni

Cesena
  • 04 febbraio 2025

“Anno nuovo col furto” all’interno dell’Orogel Stadium Dino Manuzzi. Qualcuno nottetempo si è organizzato per un blitz nella parte superiore della curva mare, asportando due striscioni che erano stati posizionati “in pianta stabile” da parte di tifoseria organizzata. Un furto che è stato denunciato e per il quale dunque sono in corso indagini per cercare di risalire agli autori. Con al vertice dei sospetti “giovani tifosi” di squadre diverse da quella del Cesena, non facenti parte dell’universo ultras ma che forse hanno messo in serio pericolo la loro incolumità personale per una “bravata” che potrebbe al massimo portarli ad essere assunti alle cronache come denunciati per violazione di proprietà e furto.

Nel mirino dei ladri sono finiti due striscioni che campeggiavano ormai da tempo in maniera stabile sull’estrema sinistra della curva superiore lato Mare, guardando la stessa dal terreno di gioco e dagli altri settori dello stadio.

Si tratta dei vessilli del gruppo di tifosi organizzati “Kick Off” e “S. Egidio”. Erano stati fissati col fil di ferro in maniera da restare sempre saldi alle vetrate protettive della curva. Chi è entrato allo stadio di notte lo ha fatto in un arco temporale tra la partita contro la Cremonese del 26 dicembre e quella del 12 gennaio contro il Cittadella. Armato anche di tronchesi per poter staccare gli striscioni dai supporti.

Il furto degli striscioni ad una tifoseria avversaria nel mondo ultras rappresenta una sorta di ambito “bottino di guerra”. Da poi esporre alla prima occasione utile del futuro durante un confronto tra le rispettive squadre. Ma non trattandosi di striscioni dei gruppi ultras (che ad ogni partita vengono staccati dalla curva e messi al sicuro) difficilmente chi ha assestato il furto era consapevole di non poterli più riutilizzare in alcuna maniera, se non per rischiare di essere smascherati nel furto stesso compiuto.

Concretamente entrare allo stadio di notte è una operazione non molto complicata ma tanto pericolosa. Serve superare cancellate alte (lato Distinti) e camminare sui cavi d’acciaio dell’anti sismica: rischiando di cadere da un altezza che può causare minimo serie fratture. Se non conseguenze ancor peggiori. Anche per questo motivo c’è tutta l’intenzione di identificare gli autori del raid vandalico. E al vaglio ci sono le immagini delle telecamere di sicurezza dotate di infrarossi, che allo stadio sono accese anche di notte e in tutti i settori dell’impianto.

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