Attacco degli hacker: violati i dati sanitari di 200 pazienti a Cesena
I pirati informatici hanno aggredito una delle sedi italiane di un fornitore internazionale di diagnostica medica: e tra i penalizzati dall’azione degli hacker sono finiti anche poco più di 200 cesenati: i cui dati sanitari e le analisi svolte sono finiti nelle mani dei pirati del web che hanno messo sotto ricatto i server.
L’ultimo attacco informatico in ordine di tempo che ha riguardato la Romagna e il cesenate è quello patito un paio di settimane fa dalla Synlab: colosso della diagnostica medica la cui sede principale è a Monaco di Baviera ma che ha una ricca ramificazione anche in Italia e serve con i propri servizi legati allo sviluppo di analisi nell’ambito della medicina tante regioni, tra cui l’Emilia Romagna (con sede principale nel faentino) e Cesena.
Della Synlab, tra gli altri, si serve anche il Laboratorio Suzzi di via Natale dell’Amore che sta comunicando in queste ore a una fetta della propria clientela (come da regolamenti europei in materia di sicurezza telematica) l’avvenuta violazione.
I computer della Synlab sono stati violati dagli hacker in una sede della multinazionale che si trova a Casteledolo, nel bresciano. Due i pc finiti in particolare nel mirino degli hacker, che hanno potuto così scaricare migliaia di dati di pazienti e relative analisi svolte ovunque in Italia. Poi, come sempre nello “stile” degli hacker, la violazione delle banche dati è stata accompagnata da una richiesta “di riscatto” per poter riavere i propri dati a fronte del pagamento in irrintracciabili bitcoin. Una pratica a cui la Synlab si è opposta. Con gli hacker che a quel punto hanno dato seguito alla minaccia pubblicando (nel dark web) i dati che avevano rubato alla Synlab. Tra questi ci sono anche 667 file cesenati che hanno usufruito dei servizi Synlab in città tramite il laboratorio Suzzi. Ogni paziente è catalogato con tre differenti schede personali: così gli effettivi dati violati corrispondono a poco più di 200 persone. Sulle tracce degli hacker, dopo la denuncia presentata nelle scorse settimane dalla Synlab Italia, si è portata la polizia postale. Che sta lavorando sul tipo di virus che è riuscito a infettare i computer lombardi della multinazionale. Nella speranza di riuscire faticosamente a risalire prima o poi agli autori dell’attacco informatico.