Arresto cardiaco al cinema: 35enne di Cesena salvato in extremis

Cesena
  • 21 novembre 2024

È stato salvato dalla prontezza di riflessi di un dipendente del cinema e dalla caparbietà degli operatori del 118. Ora che, dopo quattro giorni di terapia intensiva, è uscito dal reparto di Rianimazione si può spegnere l’allarme rosso per un 35enne cesenate che nella nottata tra sabato e domenica ha rischiato di morire all’interno di una sala cinematografica.

Un’operazione di salvataggio che ha del miracoloso quella di cui è stato protagonista L.O., praticante avvocato cesenate, al termine dell’ultima proiezione di sabato scorso. Poco prima della quale (era circa l’una della notte) il 35enne era uscito dalla sala proiezioni ed era stato accompagnato in bagno dalla moglie.

Si tratta, da quanto poi ricostruito, di una persona che soffre cronicamente di asma. E durante il film era entrato in crisi e mentre la sala si svuotava si era rifugiato nei servizi igienici per cercare di riprendersi.

«È un nostro cliente abituale così come anche suo fratello - racconta Oliviero Tisselli, dipendente dell’Aladdin e addetto alle proiezioni dei film - e mentre la sala si andava svuotando dopo l’ultima proiezione si era sentito poco bene».

Marito e moglie stavano per lasciare il cinema: «Ma la sua compagna era preoccupata per il malessere che lo aveva colto. Così, piuttosto che guidare per tornare a casa, lo aveva convinto ad aspettare ed a chiamare l’ambulanza».

Tisselli ha invitato la coppia a rientrare al cinema. Ed aspettare al caldo il 118 piuttosto che fuori dalla porta e al freddo. «Si era seduto su una poltrona assistito dalla moglie. Io intanto mi ero allontanato per andare a spegnere i proiettori e preparare la sala per la chiusura notturna. Ad un certo punto ho sentito la donna gridare perché il marito aveva perso conoscenza».

Il 35enne era andato in arresto cardiaco. «Abbiamo chiamato il 118 e seguito le istruzioni che ci davano per telefono per metterlo in posizione di sicurezza ed iniziare le manovre di massaggio cardiaco. Che abbiamo portato avanti fino all’arrivo in urgenza di ambulanza ed auto medicalizzata. Gli operatori del 118 hanno proseguito a lungo i tentativi di rianimazione e poi sono ripartiti a sirene spiegate alla volta dell’ospedale. Sono sincero. Quando ho visto l’ambulanza chiudersi e ripartire in cuor mio temevo che la situazione fosse compromessa».

Di certo era una situazione grave, al punto che le manovre rianimatorie sono proseguite in pronto soccorso e poi il 35enne è stato ricoverato in Rianimazione.

«Sono felice di sapere che la situazione ora sia migliorata. Davvero molto felice». Il giovane avvocato infatti dopo il ricovero nel reparto di massima emergenza del Bufalini ieri è stato trasferito in Medicina d’urgenza. Segnale di ripresa che prelude ad una prossima auspicabile dimissione.

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