Annegamento e arresto cardiaco: bimbo di Cesena salvato in extremis in piscina a Gatteo Mare

Cesena
  • 07 luglio 2024

Un bimbo di appena 6 anni è stato salvato in extremis dall’annegamento in piscina grazie alla prontezza di riflessi di due infermiere del Bufalini fuori servizio e del veloce e produttivo arrivo sul posto di ambulanza ed auto medicalizzata del 118. Ora è in rianimazione ma con il passare delle ore sembra che alla fine se la caverà, e il pomeriggio da incubo vissuto con amichetti e familiari possa diventare presto per lui uno sbiadito ricordo.

Il venerdì divertente di tante famiglie e turisti all’Acquapark di via Ravenna a Gatteo Mare stava per trasformarsi in una tragedia agghiacciante. Sfortunato protagonista un bimbo residente con la sua famiglia nella periferia lato Rubicone-Mare della città.

Stava giocando in acqua ed in un punto della piscina che per lui, malgrado l’età e l’altezza quindi non particolare, doveva comunque essere non pericoloso. Ma qualcosa è andato storto come sempre succede in drammatiche situazioni simili. E per qualche motivo è bastato un istante fuori dal controllo visivo di tutti i presenti che il piccolo è “andato sotto” iniziando ad inspirare acqua e perdendo quasi subito i sensi.

Quando il piccino è stato visto inerme e non riemergere è stato tirato fuori dall’acqua. Ed era già in arresto cardiaco da annegamento in acqua clorata che, malgrado quelli che possono essere i convincimenti collettivi, è una situazione ancor più pericolosa e seria per il fisico umano che non un analogo tipo di annegamento in acqua di mare.

È stato chiamato il 118. Ma un ruolo determinante nella vicenda lo hanno avuto anche due infermiere che normalmente lavorano all’ospedale di Cesena, ma che venerdì pomeriggio si trovavano coi rispettivi figli a trascorrere qualche ora di relax all’Acquapark di Gatteo Mare.

Hanno iniziato le manovre necessarie per far espellere acqua dai polmoni al piccolo. Ma soprattutto quelle per mantenere attiva la circolazione sanguigna e far riprendere il battito cardiaco. Manovre poi portare avanti e a termine dal 118.

Una volta stabilizzata la situazione il piccolo è stato trasferito d’urgenza al pronto soccorso del Bufalini. Ed in prognosi riservata per le conseguenze dell’arresto cardiaco da sindrome d’annegamento è stato ricoverato nel reparto di rianimazione. Quando questa edizione del Corriere Romagna è andata in stampa il suo quadro clinico continuava a migliorare. E in vista c’erano sia lo scioglimento della prognosi che il trasferimento dal reparto di massima emergenza alla pediatria dello stesso Bufalini.

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