Animali tra i due ponti sul Savio: la bioingegnera canadese “adottata” da Cesena svela un mondo nascosto

Si possono ammirare fino al 23 dicembre, al Museo dell’ecologia, le foto scattate da Tina Mayberry, canadese laureata in bioingegneria che nel 2010 arrivò a Cesena e non l’ha più lasciata, coltivando tra le altre cose il suo amore per la natura e gli animali.
In particolare, si è innamorata del fiume Savio e dei suoi paesaggi, che ha frequentato quasi quotidianamente per anni, immortalando con la macchina fotografica la fauna che popola quelle sponde. Da questa sua passione è nata una mostra, intitolata “Un mondo tra due ponti”, che dal 18 ottobre è ammirabile nel museo in piazzetta Zangheri. Il suo, come racconta lei stessa, vuole essere niente di più che un omaggio alla semplicità della bellezza che spesso è a portata di mano. I due ponti citati sono il Ponte Nuovo e il Ponte Vecchio. Tina Mayberry racconta quel luogo con 20 fotografie scattate in uno spazio di 650 metri ricchi di una biodiversità alla portata di tutti ma che ancora molti non conoscono. Un bel modo anche per superare le immagini angoscianti dell’alluvione del 16 maggio, che proprio lì ha fatto i danni maggiori.
Nel 2018 le camminate sulla riva del fiume fatte da quella donna, che oggi ha 66 anni, non passarono inosservate, perché decise di coniugarle con un impegno civico che mise nel ripulire la zona dai tanti rifiuti abbandonati incivilmente che la insozzavano. Lo faceva usando un pratico attrezzo fai da te: un’asta con all’estremità una pinza. Quando le si chiedeva perché lo facesse, lei rispondeva candidamente «perché mi piace e mi diverto», ma questa sua umiltà nulla toglieva al valore anche ecologico della sua scelta. Tanto che l’associazione Auser decise di consegnarle “ad honorem” la tessera del proprio sodalizio.
Durante quelle sue camminate, a volte in punti disagevoli, ingoiati dalla fitta vegetazione spontanea, Tina Mayberry ha avvistato nel corso degli anni varie specie di animali, restando affascinata soprattutto dai volatili. Tra le rarità che suscitarono particolare interesse ci fu anche un’oca egiziana. Senza dimenticare, pescando dall’elenco di altri animali al centro della mostra, esemplari di capriolo, airone cenerino, codirosso femmina, lumaca, farfalla blu, damigella, martin pescatore, gheppio, merlo, gazza ladra, cormorano, corvo grigio, gallinella d’acqua, sgarza ciuffetto. Sono le piccole meraviglie del tratto urbano del Savio che la canadese “adottata” da Cesena ha deciso di condividere con i cittadini, dopo averle fotografate. Per restarne incantati basta recarsi al Museo dell’ecologia, dalle 15 alle 18 delle giornate da martedì a venerdì oppure dalle 10 alle 13 di sabato o dalle 15 alle 18 di domenica prossima e della prima domenica di dicembre.