Ad Alfero si sta preparando un nuovo “Cas” per il soccorso ai migranti
Un nuovo Cas (centro di accoglienza straordinaria) per migranti si profila all’interno della frazione di Alfero, nel comune di Verghereto. Che già una decina di anni fa aveva accolto una quarantina di migranti sbarcati dalle “navi della speranza” approdate sulle coste italiane dal Nord Africa.
La sede di quello che in futuro potrebbe diventare un nuovo punto d’accoglienza è la medesima del passato: l’hotel Appennino che si trova in via don Francesco Babbini nel cuore della frazione. La formula dubitativa è dovuta al fatto che per ora sono state approntate soltanto le “operazioni preliminari” per l’apertura del nuovo Cas.
È stato aperto e si è chiuso un band specifico, con una cooperativa di Casola Valsenio che ha presentato un progetto per la gestione del nuovo Cas. L’interno è stato sistemato e ci sono state le prime ispezioni da parte della prefettura: organo di vigilanza del governo preposto a monitorare situazioni simili e che fa da collante tra il territorio ed il Ministero competente a Roma, che (come sempre) settimanalmente monitora gli sbarchi e invia in tutta Italia richiesta di spazi a disposizione.
Ad ora, però, non c’è una data precisa in cui il Cas potrebbe aprire. Né ci son già state delle assegnazioni di nuove quote migranti alla provincia di Forlì - Cesena ed al cesenate, tra i tanti disperati che continuano a sbarcare anche nel corso dell’inverno dalle imbarcazioni di fortuna che coprono il tratto di mare tra il nord Africa e le isole del sud Italia.
Attualmente ci sono 11 Cas in funzione in tutto il territorio provinciale che ospitano un centinaio di migranti. E sul fronte della nuova apertura ci sono perplessità già avanzate da alcuni residenti di Alfero, che stanno per riunirsi in assemblea e valutare quanto potrebbe presto succedere. «Già una decina di anni fa come frazione di Verghereto avevano dato il nostro contributo alla presenza di migranti - spiegano - E la nostra speranza era che quanto meno altre parti dell’area di Verghereto questa volta potessero essere coinvolte nell’accoglienza».