“Accettare l’errore ed essere in grado di trovare la propria strada”: il mantra al TEDxYouth per 450 studenti del Righi

Cesena

Risorgere dal buio, accettare l’errore ed essere in grado di trovare la propria strada. Sono stati questi i macro argomenti che hanno caratterizzato la terza edizione del TEDxLiceoRighiCesenaYouth dal titolo “Find Your Way”. L’evento, organizzato nell’ambito del percorso Pcto in collaborazione con il TEDxCesena, si è tenuto nella mattinata di ieri presso Cesena Fiera.

Ventisette ragazzi del liceo, suddivisi in quattro gruppi e coordinati dalle professoresse Silvia Bottari e Anna Molari, si sono impegnati negli ultimi nove mesi per dar vita all’evento. In 450 tra studenti di varieclassi del liceo, presidi e vicepresidi degli istituti, partners del progetto, e l’assessora alle scuole Elena Baredi, hanno preso parte all’esposizione dei sette speaker.

La scelta della “strada”

«Solamente quando mi sono resa conto che avrei dovuto accettare anche gli errori in questa vita così frenetica - esordisce la mental e career coach Federica Ceron - ho compreso che non esiste sempre e solo un’unica direzione, ma ne esistono diverse che si arrivano a conoscere solo sbagliando. Dalle scelte scaturiscono le tappe della nostra vita».

«Valutate le vostre passioni - racconta Matteo Golfarelli, professore del dipartimento di Ingegneria e Scienze Informatiche dell’Università di Bologna - ma attenzione alle statistiche, non sempre si riesce ad arrivare per vari fattori. Da giovani però è giusto essere ambiziosi. L’attitudine alla fatiche è un anello debole per questa generazione Z. Lasciatevi contaminare dalle passioni altrui».

«Quando qualcuno si perde nella propria vita - prosegue la blogger Maria Andreucci - possiamo tornare ad orientarci mediante “quattro punti cardinali” quali conoscere se stessi, fare è meglio di perfetto, ama l’errore, uscire dalla zona comfort».

Dal buio alla luce

I seguenti speaker hanno proposto la ricerca di una nuova strada partendo da esperienze e sofferenze profonde.

«Nella vita ho studiato tanto - racconta Andrea Zanoni, specializzato in Chirurgia d’Urgenza - per ambire alla mia professione, ma con insuccessi scaturiti da vari fattori. Nonostante le deviazioni, sono riuscito a diventare responsabile del settore patologie benigne all’esofago presso l’ospedale di Rovereto. Sognare è importante, ma bisogna essere in grado anche di saper risognare, perché i piani nella vita possono scombinarsi».

«Non aspettate che un elefante vi schiacci per apprezzare la meraviglia delle piccole cose - prosegue il manager Luca Amati - Sono stato schiacciato da un macchinario di 1500 chili, ho percepito di morire. Orazio con “Carpe diem” intendeva vivere a pieno la vita nelle sue forme di semplicità».

«Ho vissuto “tre vite”- conclude l’ex cestista della nazionale Riccardo Pittis - e in ognuna di queste, grazie ai valori dello sport, sono riuscito a superare quel buio. Ho compreso come la fortuna si manifesti in varie forme, tutti la possono sperimentare. I fallimenti fanno parte del gioco».

Creatività

Il cantautore Lorenzo Kruger, ultimo speaker a salire sul palco, ha scelto di portare in scena un componimento artistico realizzato con le riflessioni degli studenti riguardo a cosa significasse per loro “Find your Way”, portando un momento di leggerezza al pubblico.

Studenti

«È stato un progetto di grande crescita personale che ha permesso a noi ragazzi di sviluppare competenze trasversali rilevanti per il proseguimento del nostro cammino. Lavorare insieme, da squadra, ha contribuito nel formulare nuove conoscenze, a renderci più responsabili e di adattarci meglio agli imprevisti. È stato un viaggio che lascia dentro qualcosa davvero di importante» raccontano i ragazzi del team dell’organizzazione.

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