A Cesena la “prima” di De Pascale come candidato alla Regione: «Ecco i dieci obiettivi per migliorare il sistema sanitario e l’accesso alle cure»

Cesena

«Lo dico con chiarezza: in questo momento la difesa del Sistema sanitario nazionale è il punto sul quale dobbiamo farci trovare. Per la libertà, la democrazia e il benessere del nostro Paese. L’Emilia Romagna non è solo ambizione che tutte le persone abbiano accesso alle cure allo stesso modo, ma alle migliori cure in assoluto. L’obiettivo è questo in Regione: garantire a tutti, in maniera indistinta, le migliori cure possibili. La nostra Regione è nella condizione di fare qualcosa che poi possa essere esportato: dobbiamo fungere da modello anche per altri perché ne abbiamo possibilità. Ci sono due punti: il sistema sanitario più ambizioso e funzionale non può essere quello che spende meno. Va fatta una battaglia politica che per essere credibile deve partire dalla autocritica. Possiamo evidenziare la sbagliata direzione che sta prendendo questo Governo, ma anche noi - come sinistra - non abbiamo saputo compiere le scelte necessarie quando ne abbiamo avuto le possibilità».

La prima uscita ufficiale alla Festa dell’Unità di Cesena di Michele De Pascale come candidato alla presidenza della Regione ha toccato il tema della sanità. L’attuale sindaco di Ravenna lo ha fatto nelle vesti di presidente della Conferenza territoriale socio-sanitaria ma anche di esponente in corsa per viale Aldo Moro, sostenendo che «il sistema sanitario più ambizioso e funzionale non può essere quello che spende meno. Il nostro partito sta conducendo la battaglia del recupero fondi, il governo sa definanziando il Ssn e noi, consapevoli dei nostri errori, vogliamo combattere questa degenerazione. L’Emilia Romagna deve diventare l’esempio perché questo cambi».

La legislatura che inizia adesso, ha rimarcato, «deve caratterizzarsi come innovazione. Dobbiamo mettere in atto una stagione di rinnovamento totale. A partire da casa nostra: l’Emilia Romagna. Questo sarà il terreno principale del lavoro della prossima legislatura. Costante, quotidiano, appassionato e innovativo. Come primo atto presenteremo dieci grandi temi in materia di sanità: portare servizio sanitari in luoghi decentrati, abituati a perderlo negli ultimi 40 anni, metteremo mano all’accesso e al riconoscimento delle professioni sanitarie». Sul nuovo Bufalini, l’impegno è lavorare con il sindaco Enzo Lattuca sulla costruzione del nuovo ospedale, sarà un piacere e un onore. Deve diventare il simbolo della rinascita post covid», mentre sulla formazione dei professionisti sanitari, ha rimarcato che «non è un tema di aumento di numeri, ma di aumento dei riconoscimenti economici. Bisogna garantire e dare ai sanitari le paghe che meritano. E anche questo sarà un nostro cavallo di battaglia. Quanti medici il Ssn è un grado di formare in qualità? Quello è il numero da seguire. Ogni cittadino deve avere possibilità di compiere quel percorso di studi. Anche questa è una sfida che cercheremo di affrontare e vincere con l’ausilio e le conoscenze delle università della regione. In agosto - ha concluso - gireremo tutta la Regione per raccontare questi dieci temi insieme a medici, infermieri, operatori sanitari, malati, associazioni per diffondere quello che è il sapere del nostro sistema sanitario».

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